venerdì, Aprile 26, 2024
Pallanuoto

Sport Management, Peppe Valentino: la mia strada per vincere nella vita.

Ogni persona una storia. Ogni storia tanti colori. Quella di oggi ha le tinte calde del sud, dove un ragazzo corre dietro i propri, grandi, sogni. E lo sport diventa non solo un mezzo per edificare il fisico e la mente ma anche strumento di rivincita sociale e umana. Giuseppe Valentino è partito dalle strade di Pozzuoli per costruire il suo futuro. Con forza, voglia e coraggio. Tanto coraggio. Quello di un ragazzo di 15 anni che sceglie di andare via per costruire l’uomo che è oggi. Peppe ci racconta il suo percorso che lo ha portato ai massimi livelli della pallanuoto. E, soprattutto, a vincere nella vita.

Peppe Valentino
Peppe Valentino

Ai tempi in cui ho iniziato a fare pallanuoto, la scuola napoletana era fortissima. Le squadre partenopee vincevano scudetti e trofei. Una grande tradizione rimasta sempre viva e testimoniata dai tanti giovani atleti che continuano a venir fuori. Io cominciai a giocare in una piccola società di Monterusciello, lo Sporting Club Flegreo. Iniziai facendo nuoto per poi passare alla pallanuoto. Ero bravino e nel 2005, a 15 anni, ebbi la possibilità di scegliere se andare a giocare con una squadra napoletana, come il Posillipo o la Canottieri, oppure andare fuori. Ed io scelsi di fare l’esperienza di andare via dalla mia città. Volevo cambiare ambiente, conoscere altri mondi.”

Peppe Valentino
Peppe Valentino

Sono stato un bambino molto vivace, stavo sempre in giro, in strada, giù nel mio quartiere. La mia fu una sfida anche per riscattarmi, cercare un futuro migliore. Io vengo da un quartiere di Pozzuoli, via Napoli precisamente. Scelsi di andare a Como e fu, per me, un grandissimo salto. Parlavo più napoletano che italiano e, ai tempi, mi chiamavano scugnizzo. Ero molto particolare, molto vivace. La città per me fu una bellissima sorpresa. Sono stato davvero bene, avevo una signora che mi faceva da tutore, mi ha dato una mano su tutto. Anche nella scuola, dove provvedeva anche ai libri ed a quello che mi serviva. Un mondo molto lontano da quello da cui provenivo.”

Peppe Valentino
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Alla Pallanuoto Como sono stato trattato benissimo. Comunque, andare via a 15 anni, è stata una bella botta. Prendere un ragazzino che era cresciuto per strada e portarlo in una città come Como è stato particolare. Cambiò davvero tutto. Ho iniziato a fare il professionista, mi allenavo due volte al giorno. La mattina prima di andare a scuola andavo in piscina. Finite le lezioni andavo nuovamente ad allenarmi. All’epoca giocavo sia con le giovanili che in prima squadra. Però, devo dire la verità, lo rifarei milioni di volte. Da lì è partito il mio percorso sportivo e di vita.

Peppe Valentino
Peppe Valentino

Nel 2010 andai a giocare a Nervi, in A1. L’anno successivo passai nel Camogli per arrivare, nel 2012, a Brescia. Fu un anno bellissimo: entrai anche a far parte del giro della nazionale. Feci le prime partite di world league, i raduni, i collegiali pre-olimpiadi, quelli di preparazione agli europei e ai mondiali. Le prime esperienze con il Settebello sono dei ricordi stupendi che porterò sempre dentro. Anche l’esperienza con il Brescia è stata una grande pagina della mia vita. Era davvero una grandissima squadra, con tanti giocatori fortissimi, come Binchi, Calcaterra, Mammarella, Goran Fiorentini. Abbiamo partecipato nel 2014 alla Champions League, ottenendo il quinto posto. Furono anni impegnativi ma vissuti con grandissime emozioni. Difficili da spiegare. Bisogna viverle per capirle. Ma, per me, era soprattutto la grande soddisfazione di essere arrivato dove volevo.”

Peppe Valentino
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Nel 2014 il ritorno a Napoli, all’Acquachiara. E’ l’anno della partita più bella della mia vita. La finale di Euro Cup contro la Canottieri Napoli nella storica piscina di Scandone, con oltre 5000 tifosi. Forse perché ero nella mia città, ma c’era un ambiente stupendo, nell’aria un’adrenalina incredibile. Eravamo un gruppo meraviglioso con un allenatore che non dimenticherò mai. Paolo De Crescenzo che, purtroppo, poi è andato via, è stato un uomo che mi ha saputo dare, soprattutto a livello emotivo, tanta, tanta forza. Al di là della crescita tecnica, è l’aspetto umano di Paolo che mi è rimasto dentro. Una persona buona che metteva emozione in qualsiasi cosa facesse. Quando penso a lui, capisco quello che mi ha lasciato. Era davvero un uomo speciale. Quella finale andò male, persa per un solo gol. Ma molti di quel gruppo sono rimasti gli amici della vita.”

Peppe Valentino
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Nel 2016 il passaggio alla Sport Management e l’inizio di una nuova vita sportiva e personale. Un nuovo percorso in un club di grande livello, con cui abbiamo conquistato la finale di Coppa Len, nel 2018, ed i quarti di Champions, nel 2019. Periodo che ha segnato anche grandi cambiamenti nella mia vita personale, con il matrimonio e il metter su casa. Sperando che il campionato possa riprendere, quest’anno dovremmo andare a giocare i play off scudetto. Le partite si vincono sempre in acqua ma, in questo momento, non c’è una squadra che può stare dietro la Pro Recco. Io lo spero sempre che ci possa essere qualche società che riesca a rompere quest’egemonia. Significherebbe vedere altre squadre top, altri sponsor e un livello ancora maggiore in tutto il movimento della pallanuoto.”

Peppe Valentino
Peppe Valentino

Voglio andare avanti a giocare per un bel po’ di anni, so di averne ancora. Poi mi piacerebbe rimanere nell’ambiente. Ho fatto già qualche corso da allenatore, ho preso dei brevetti. Mi piacerebbe tanto. Già l’anno scorso ho cominciato ad allenare i bambini piccolissimi nella Sport Management. Principalmente amo tanto dare le prime basi. Sto cominciando anche lì, da zero, per arrivare a qualcosa. Spero tanto che, in futuro, quello che lo sport mi ha dato lo possa trasmettere a tanti giovani. E che sia anche per loro la strada per vincere nella vita.

Peppe Valentino

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