venerdì, Aprile 26, 2024
Interviste ai Miti dello Sport

Marco Gu Baldineti: impeto, amore e passione di un genio della pallanuoto.

Quando qualcosa brucia nell’anima, con passione e desiderio, bisogna far di tutto per conquistarla. Combattere, soffrire, lottare, urlare. Ed amarla, a tal punto da ridurla in cenere. Qualsiasi altra forma di esistenza sarebbe un altro noiosissimo libro posto, a prendere polvere, nella biblioteca della vita. Ci sono uomini che hanno combattuto per le proprie passioni con impeto, a volte con l’istinto, pagando, anche a caro prezzo, per la propria impulsività. Ma che hanno dimostrato, con coraggio, che solo con un grande amore si possono raggiungere risultati inimmaginabili. Marco Gu Baldineti, neo allenatore della Telimar Palermo, ci racconta la sua storia fatta di impeto, genio e passione. Ma soprattutto di un grandissimo amore per la pallanuoto.

Marco Gu Baldineti

La Pro Recco è stata la mia vita. Ho iniziato esordendo in prima squadra ancora bambino, a 14 anni, e sono rimasto per ben 21 anni. Gli ultimi due da atleta, giocai prima a Sturla e poi a Nervi, dove conquistammo la promozione in A1. Era il 1997, avevo 37, erano venute meno le motivazioni per proseguire e decisi che era arrivato il momento per provare ad allenare. Volevo partire dal Nervi ma arrivò la chiamata da Recco. La società attraversava un momento molto difficile. La mancanza di sponsor e la conseguente crisi economica avevano messo in grandi difficoltà il club. Feci il doppio ruolo, oltre che allenare mi impegnai a cercare gli sponsor. Trovai degli amici di Genova che, nel 2000, formarono una cordata per rilevare la società. Da lì il rilancio della squadra che arrivò a vincere lo scudetto nel 2002 e la coppa Campioni nel 2003.

Marco Gu Baldineti
Marco Gu Baldineti – Luglio 1988 – foto di Luciano Berlingeri 

Fu un punto di svolta importante per tutto il mondo della pallanuoto. Fabrizio Parodi, che divenne il presidente, Fabio Domenichini e Vittorio Figari rilanciarono non solo la Pro Recco ma tutto il movimento. Riuscirono a trasformare la pallanuoto in un evento, ad attirare sugli spalti calciatori e personaggi famosi, a far parlare del club e del nostro mondo. Brescia, Nervi, Savona beneficiarono di questo nuovo slancio, trovando appassionati e finanziatori. La situazione sia da un punto di vista economico sia di immagine cambiò radicalmente. Grande merito a loro se oggi la Pro Recco è la grande squadra che conosciamo. Successivamente entrò Volpi nel consiglio, attirato da questi imprenditori giovani ma molto capaci e intraprendenti. Poi, piano piano, la parabola è ricominciata a scendere, portando la pallanuoto nella brutta situazione che vive adesso.

Marco Gu Baldineti
Marco Gu Baldineti

Purtroppo la mia strada e quella del Recco si separarono. Iniziai nuove avventure prima a Cremona, dove mi trovai benissimo, e poi un anno a Brescia, dove vincemmo il campionato di A2. Nel 2013 l’incontro a Verona con il presidente Tosi segnò l’inizio di una stupenda avventura con lo Sport Management. Partendo dalla serie B, arrivammo nella massima serie ed a partecipare alla Champions League dove, con un gruppo fantastico, siamo approdati alle Final Eight. Purtroppo adesso è finita. E’ stata davvero una grande stagione della mia vita, che lascia grandi ricordi, momenti indimenticabili.

Marco Gu Baldineti
Marco Gu Baldineti

Nella mia lunghissima carriera da giocatore ho imparato da tutte le persone che ho incontrato. Non si finisce mai di migliorare, ogni giorno riserva cose nuove. Quello che ho fatto mio, come allenatore, è che occorre sempre dosare le cose, perseguire sempre l’equilibrio. Non si può essere completamente rigidi o avere un atteggiamento solo amichevole. Occorre il rispetto dei ruoli ma anche capire i ragazzi. Quando si lavora bene e ti danno quello che possono è anche giusto non stressarli troppo. Sono molto pignolo su quello che riguarda il gioco e la preparazione. Ma cerco di capire sempre le situazioni, di andare incontro agli atleti, nei limiti del possibile e compatibilmente alle indicazioni della società. Cerco di trasmettere senso di fiducia, di divertimento, nei limiti del giusto. Andare in piscina non deve diventare un peso, deve essere qualcosa di bello. Certo i risultati aiutano, aiutano tantissimo.”

Marco Gu Baldineti
Marco Gu Baldineti

In tante cose mi rispecchio in Pierluigi Formiconi, mio allenatore per 5 anni a Recco. Anche Imre Szikora è stato un altro tecnico importante nella mia formazione. Un ungherese severo ma umano, dal quale ho imparato cosa significhi essere professionisti, il sacrificio, l’allenamento. Però mi sento molto vicino a Formiconi, che è stato un maestro nella tecnica di gioco. E’ una persona disponibile con la quale ridere e scherzare. Dal quale ho imparato che il rispetto si conquista con la conoscenza dello sport, del gesto tecnico, della tattica. Non urlando o con la disciplina ferrea. I ragazzi devono percepire sul campo che, quello che stanno imparano, porta ad ottenere i risultati. Dico sempre: «Non fermatevi, non pensate di essere arrivati». Ho raggiunto la veneranda età di 59 anni. Anche se ho un carattere forte, ribelle, so bene che anch’io ho ancora tanto da imparare. Si cresce tutti, giorno dopo giorno.

Marco Gu Baldineti
Marco Gu Baldineti

Occorrerebbe evolvere la pallanuoto, dando regole chiare e uguali per tutti. La mancanza di unità fra società, fra gli allenatori e fra i giocatori rende difficile portare avanti delle proposte unitarie. Questo è il grande problema. Anche per la bravura di qualcuno che riesce a mantenerci slegati. Ma tutto questo porta solo ad un disastro. Il rilancio della pallanuoto passa dal rivoluzionare i calendari e giocare nei periodi in cui può suscitare maggiore interesse. Io ho iniziato giocare a pallanuoto d’estate. Oggi si parla solo delle nazionali nel periodo estivo. Quando trovare sponsor e visibilità, anche con l’appoggio delle Regioni, sarebbe molto più semplice. Len e Fina si sono prese la parte migliore della torta. Rimaneva la possibilità di organizzare un campionato con un’unità di intenti fra società, giocatori, allenatori. Ma anche questo è fallito. Quindi direi che è un fallimento completo.”

Marco Gu Baldineti
Marco Gu Baldineti

Avevamo auspicato cambiamenti per quest’anno, concordati in una videoconferenza, fatta con gli allenatori delle prime sei squadre di A1, secondo l’ultima classifica. Partecipata anche da Sandro Campagna e Beppe Marotta. L’idea era allargare il campionato a 16 squadre, secondo una meritocrazia non solo sportiva ma anche economica. Evitando penalizzazioni per chi non era in grado di disputare la A1. Tutto è crollato con il comunicato della Fin. Le squadre in vetta ai campionati di A2, Catania, Anzio e Metanopoli, avrebbero potuto dare nuovo impulso alla pallanuoto. Magari organizzando il campionato in più gironi, limitando gli spostamenti fino alla pausa di Natale, sperando di tornare alla normalità. Purtroppo si è andati verso una soluzione molto politica, in cui si chiede a queste società di comprare il titolo da chi non potrà disputare la A1. A rimetterci sono sempre i più deboli, allenatori e giocatori. Questo è un insegnamento nella vita.

Marco Gu Baldineti
Marco Gu Baldineti

Il periodo che stiamo vivendo è stato davvero brutto. Ho cercato di dialogare con la mia società nella speranza di trovare una soluzione. Gestendo piscine è stata fortemente colpita dalla chiusura degli impianti. Non arrivando notizie sono entrato in una sorte di loop depressivo. Mi sono sentito senza più la mia squadra e le voci che arrivavano non erano delle migliori. A marzo, mentre ero in macchina, squilla il telefono. Vedo un numero che non conosco. «Pronto? Sono Giliberti, il presidente della Telimar Palermo». Sono tornato a casa felice. Ne ho parlato subito con mia moglie, le ho racconto tutto. Mi ha ridato una speranza. Ho apprezzato tanto il coraggio del presidente, che ha fatto quel passo quando ancora tutto era in alto mare. La trattativa è andata avanti a lungo perché volevo rispettare la Sport Management. E lui ha capito. E’ stata una persona fantastica.”

Marco Gu Baldineti
Marco Gu Baldineti

Palermo penso che abbia grandi potenzialità, come le aveva lo Sport Management quando sono partito dalla serie B. Qui trovo una situazione decisamente migliore, partendo dalla A1. Il presidente Giliberti è una persona seria, un grande programmatore, un imprenditore molto preparato. Cercheremo di sfruttare tutti i punti di forza costruiti fin qui dalla squadra e, già da quest’anno, creare un gruppo forte e omogeneo, disposto a grandi sacrifici per raggiungere gli obiettivo prefissati. Questo è quello che io cercherò di fare quest’anno. I risultati sono convinto arriveranno. Una nuova sfida, una nuova vita, il grande entusiasmo di partire con un nuovo e grande progetto che sono certo porterà ad importanti risultati.”

Marco Gu Baldineti
Marco Gu Baldineti

Questa è la mia vita, un lungo percorso dove ho dovuto fare i conti, soprattutto, con il mio peggior difetto: la mia grande impulsività. Che ho pagato a caro prezzo. Andando a ritroso mi è costata prima la nazionale da giocatore e poi la Pro Recco da allenatore. Ho pagato le conseguenze ampiamente. Il mio miglior pregio è quello di non sentirmi mai appagato, di cercare sempre qualcosa di nuovo. Secondo me c’è tanto spazio per fare qualcosa di diverso anche nella pallanuoto. Affinare tecnica e conoscenze per arrivare ad un gioco diverso, a qualcosa di più bello. Che spero poter esprimere a Palermo, città che, quando sono andato per la partita con la Sport Management, ho trovato piena di entusiasmo, di tantissimi tifosi che riempivano la piscina. La mia nuova grande sfida che mi vede pronto con la passione e l’entusiasmo di sempre.

Marco Gu Baldineti