venerdì, Aprile 26, 2024
Pallanuoto

Nuoto Catania, Giorgio Torrisi: un grande cuore rosso-azzurro.

La Sicilia è terra di grandi tradizioni pallanuotistiche e che ha dato i natali a tanti campioni. Solo per citarne uno, Sandro Campagna, attuale allenatore del Settebello, che ha vinto davvero tutto. A Catania la pallanuoto si lega a tante scuole che, con passione, portano avanti una grande scuola e che vedono nella Nuoto Catania la società più titolata in campo maschile. Giorgio Torrisi, vice capitano della squadra etnea, è uno dei portabandiera di questo magnifico gruppo. Dalle giovanili alla prima squadra, ha legato la propria carriera alla calottina rosso-azzurra. Il suo racconto appassionato ha come sfondo un periodo storico importante della società, che ha saputo reagire dopo la tragica scomparsa di Francesco Scuderi.

Giorgio Torrisi
Giorgio Torrisi

Nasco in una famiglia con la passione della pallanuoto. Ho iniziato a 11 anni con la Muri Antichi, facendo le prime partite e le prime selezioni regionali. Ci scontravamo spesso con la Nuoto Catania, la società in cui speravo di andare a giocare. La squadra di pallanuoto maschile simbolo della città e quella calottina rosso-azzurra che era il mio sogno fin da piccolo. Già a quell’epoca ho conosciuto Francesco Scuderi, che mi porterà nella Nuoto Catania. Uno dei personaggi più importanti e carismatici della pallanuoto in Sicilia, un vero talent scout. Ma soprattutto, una persona a cui sarò sempre legato.”

La Nuoto Catania con Francesco Scuderi
La Nuoto Catania con Francesco Scuderi

A 15 anni, Francesco Scuderi mi chiese di passare alla Nuoto Catania. Ovviamente non me lo feci dire 2 volte. La mia carriera pallanuotistica parte da qui. Una storia che si lega alla mia città, a questi colori, a questa società. Francesco era stato un grande pallanuotista e, in quel momento, rivestiva la carica di presidente. Mi legai a lui, capace di insegnarmi tanto e, soprattutto, di tollerare tante mie esuberanze. Non ero proprio un ragazzo tranquillo, combinavo sempre guai. Gli allenatori mi punivano in continuazione. Lui interveniva sempre, metteva una buona parola. E cercava di farmi capire quanto importante fosse il lavoro che stavamo facendo.”

Giorgio Torrisi
Giorgio Torrisi

Ricordo sempre le tante trasferte fatte insieme. In particolare una, ai tempi in cui ero nella squadra allievi. Eravamo a Trieste per fare le finali ed io ero il capitano di quella squadra. Francesco si raccomandò con me di mantenere l’ordine e la disciplina nella squadra, mentre eravamo in albergo. Il gruppo dei dirigenti uscirono per andare a fare un giro nella vicina Slovenia. Neanche mezz’ora e il direttore dell’Hotel lo chiamò per dirgli che avevo buttato giù una porta. Nell’albergo c’era un’altra squadra e stavano giovando nei corridoi. A ripensarci ora, capisco quanto amore, comprensione e pazienza ha nutrito nei miei confronti.”

Giorgio Torrisi
Giorgio Torrisi

Nel 2011 Francesco ebbe la grande intuizione: prendere la piscina comunale Zurria di Catania. Un passo molto importante per la società. Benché la Nuoto Catania fosse il club più importante della città, nel settore maschile, non aveva mai avuto una propria struttura di riferimento. Era fondamentale per portare avanti tutto il movimento, dalla prima squadra ai settori giovanili. Che, per noi, sono dei pilastri fondamentali. Grazie a tecnici preparati e di grande livello, come Andrea Sparacino e Zoltan Fazekas, si stanno ottenendo grandi risultati. E la vittoria nel campionato U17 del 2018 ne è la prova.”

La Nuoto Catania nella piscina Zurria, oggi intitolata a Francesco Scuderi
La Nuoto Catania nella piscina Zurria, oggi intitolata a Francesco Scuderi

Lo zoccolo duro dell’attuale prima squadra esce tutto dal settore giovanile, grazie alle intuizioni di Francesco Scuderi. Io, Alessio Privitera, Eugenio Russo, Samuele Catania siamo tutti frutti del vivaio della società. Tranne il nostro capitano, Nenad Kacar, che però, ormai, consideriamo catanese, avendo legato buona parte della sua carriera alla nostra società. Anche il nostro allenatore Peppe Dato, anche se è nato a Palermo, è qui da oltre 30 anni. Anche lui legandosi alla Nuoto Catania, prima come giocatore e poi come tecnico. Siamo davvero una grande famiglia e l’attaccamento di tutti ai colori rosso-azzurri è fortissimo.

La Nuoto Catania con l'allenatore Peppe Dato
La Nuoto Catania con l’allenatore Peppe Dato

Nel 2013 la perdita di Francesco Scuderi è stato un duro colpo. Prima di tutto affettivo, dato che gli eravamo tutti molto legati. Ed anche organizzativo. La società si ritrovò improvvisamente ad affrontare i problemi di gestione, perdendo il proprio fulcro. Le redini furono prese dapprima dal vicepresidente, Toni Iuppa. Dopo un anno si costituì un nuovo gruppo dirigente, composto da persone con grande passione per la pallanuoto e legate ai colori della Nuoto Catania. Mio padre Mario prese la presidenza. Lui, ex pallanuotista, aveva dovuto smettere per seguire gli studi ma la cui passione non era mai venuta meno. E che aveva sempre seguito la Nuoto Catania tenendo sempre per mano me e mio fratello.”

Da sinistra, Paolo Scollo, Igo La Mantia e Mario Torrisi
Da sinistra, Paolo Scollo, Igo La Mantia e Mario Torrisi

Con Paolo Scollo, tesoriere della società, e Igo La Mantia, fanno grandissimi sforzi per portare avanti la società. Con tutte le problematiche degli sport minori, dove non ci sono persone che si possono dedicare solo alla dirigenza. Sono tutti professionisti che, dopo il lavoro, iniziano l’attività di pianificazione e organizzazione delle partite. Uno sforzo, secondo me, molto più impegnativo di quello che facciamo noi atleti. Ci fanno lavorare in grande tranquillità assicurandoci il miglior confort in tutto. E mantenendo sempre gli impegni presi.”

Nuoto Catania
Nuoto Catania

Lo scorso anno è stato pessimo per la Nuoto Catania. La promozione in A1 di tre anni fa ci aveva permesso di poter giocare ai massimi livelli della pallanuoto. Il primo anno si è costruita una grande squadra, un gruppo che è stato capace di sfiorare i play off scudetto. L’anno scorso, invece, abbiamo iniziato male e finito anche peggio. Sulla carta dovevamo essere molto competitivi e poterci salvare tranquillamente. Invece qualcosa non ha funzionato. Era dura anche in settimana andare a fare gli allenamenti. Non si vedeva luce alla fine del tunnel. Ogni sabato succedeva qualcosa e andava male.”

Giorgio Torrisi
Giorgio Torrisi

Quest’anno è iniziato, fin da subito, a girare tutto bene. La squadra si è ritrovata, c’è di nuovo grande entusiasmo e i risultati lo hanno dimostrano. Eravamo primi in classifica prima del blocco del campionato. E’ stato giusto fermare tutto. Quello che sta succedendo è qualcosa di epocale e la salute delle persone viene prima di tutto. In cuor nostro ci auguriamo che la pallanuoto possa riprendere e finire le partite in estate. Significherebbe portare avanti il nostro obiettivo promozione. Ma, soprattutto, che questa emergenza sia diventata solo un brutto ricordo e si possa ritornare a vivere.”

Giorgio Torrisi