venerdì, Aprile 26, 2024
Rugby

Il rugby è fatto per amare: parola di Brigantessa di Librino.

Oggi conosciamo una splendida realtà del rugby catanese, che si sta imponendo per l’opera sociale e culturale che sta diffondendo: il rugby come messaggio d’amore. I Briganti di Librino ormai sono una compagine affermata nel mondo del rugby siciliano e le loro atlete al femminile si stanno facendo conoscere, apprezzare e amare. Oggi ci racconta di loro Arianna Tarantino, atleta delle Brigantesse Rugby di Librino.

Arianna Tarantino

Ho incontrato il rugby per caso. Io facevo nuoto e il mio fidanzato dell’epoca giocava a rugby e gli chiedevo sempre: “Ma cosa vai a fare, perché devi morire di botte???”. Invece lui mi invitò agli allenamenti. Lì ho trovato anche il gruppo delle ragazze con cui sono diventata amica e con cui ho iniziato a frequentarmi anche fuori dal campo. Avendo una struttura fisica che effettivamente rende abbastanza, hanno iniziato a chiedermi: “perché non provi, perché non vieni, ma dai, ma dai!”. E ormai sono 3 anni che gioco a rugby con loro.

Le Brigantesse Rugby Librino

Le emozioni dentro e fuori il campo sono qualcosa di indescrivibile. Una cosa che mi piace sempre sottolineare è il rispetto e sostegno che è nato fra di noi, che è diventato amore reciproco. Una volta mi hanno chiesto: “Il rugby è uno sport maschile, come fa ad essere per te femminile?” Invece non è vero. Il rugby è per tutti e tutte. Io sono molto alta e molto grande. Ma qui ognuno si sente perfetto. Non importa l’altezza o come sei fatta. C’è sempre un posto, un pezzettino di campo, un ruolo fatto apposta per te. Il rugby è travolgente, passionale e bellissimo.

Le Brigantesse Rugby Librino
Le Brigantesse Rugby Librino

All’interno della struttura facciamo anche volontariato, aiutando i bambini a fare i compiti e altre attività. Oltre, ovviamente, a farli giocare a rugby. Per ora con qualche sosta, visto che la laurea incombe, ma siamo sempre pronte a dare una mano quando serve.

Marta Mazzucchelli e Gloria Mertoli
Marta Mazzucchelli e Gloria Mertoli

La partita che ricordo in particolar modo è stata quella durante un raggruppamento, proprio nel nostro campo di San Teodoro questo aprile. Ero stata fuori per infortunio e avevo ancora tantissimo dolore al ginocchio. Non riuscivo a camminare bene ma Mario, il nostro allenatore, sempre molto scettico, mi buttò nella mischia.  Alla fine ho fatto la mia prima meta. E tutti quanti mi dicevano che mi ero tuffata come se a terra ci fosse stata una banconota da 100 euro. Effettivamente, non potendo correre bene, mi sono lasciata cadere a sacco di patate ma sono riuscita a fare meta.

Maria Grazia Lombardo

E’ uno sport che consiglio a tutti. Il rugby anche se viene visto come uno sport violento è, invece, uno sport di contatto, differenza, per me, fondamentale. Ti aiuta a conoscere meglio te stesso ed andare oltre i tuoi limiti. Insegna ad avere fiducia, rispetto e amore negli altri e per gli altri. Dico sempre che se il nuoto è fatto per riflettere il rugby è fatto per amare.”

Arianna Tarantino

Le foto delle Brigantesse di Maria Angela Cinardo