Massimo Giacoppo: l’ambizione e la lungimiranza di un grande capitano.
Massimo Giacoppo, capitano del Circolo Canottieri Ortigia, ci racconta il suo ritorno nella terra di Sicilia. Dopo anni trascorsi nella Pro Recco, ricchi di grandi risultati, il grande atleta messinese, vice campione olimpico con la nazionale a Londra nel 2012, decidere di sposare il progetto Ortigia. Ambizione e lungimiranza lo hanno portato, a distanza di 4 anni, a disputare la finale di Euro Cup.
“Quando sono venuto a Siracusa, nel 2016, arrivavo da 7 anni a Recco e avevo tante porte aperte. Però il mio sogno era quello di tornare in Sicilia. Il progetto che il presidente Marotta mi aveva illustrato era ambizioso: non venire per fare la pensione, gli ultimi anni di carriera, bensì per risollevare la squadra. All’epoca si parlava tanto di mentalità vincente. All’inizio c’è stato un terremoto. E’ stato cambiato l’allenatore ed è stato un anno molto burrascoso. Poi da lì è partito questo percorso che ci ha portato ad avere Tempesti e, soprattutto, giocare una finale di Coppa Europea. Per me è una enorme soddisfazione, se vincessi la coppa sarebbe al livello delle Coppe Campioni vinte con Recco.”
“Prima Piccardo e Christian Napolitano, poi Stefano Tempesti e Valentino Gallo, ma anche una serie di giovani molto in gamba come Pippo Ferrero, hanno cambiato il volto dell’Ortigia. E anche il ruolo di capitano è diventato più semplice, coadiuvato da giocatori che sono dei grandissimi professionisti. Senza nulla togliere ai giocatori che c’erano prima, compresi gli stranieri. Tempesti lo conosco dal primo anno in nazionale, nel 2006, e con Gallo ci conosciamo dalle giovanili, dal 90. E conoscevo, soprattutto, la loro professionalità, il loro impegno, la loro voglia di vincere.”
“E in più si sono accodati questi giovani, molti anche con vent’anni in meno di noi. Hanno conquistato subito dei ruoli da protagonisti. Ciccio Cassia è cresciuto tantissimo negli anni e adesso gioca veramente come un veterano. Pippo Ferrero sta in acqua con una lucidità e una freddezza da grande professionista. Nello stesso tempo, nello spogliatoio sono molto umili e con una grande voglia di imparare. Devo fare i complimenti al mister e alla società che hanno messo veramente tutti i tasselli nei posti giusti. Quest’anno la squadra è perfetta perché è come se uno chef abbia preparato un piatto mettendo tutti gli ingredienti giusti. Sia dal punto di vista tecnico sia sul profilo umano.”
“Nel mezzo hanno inserito giocatori di grande importanza, come Simone Rossi. Ci dà un minutaggio in acqua, soprattutto in fase difensiva, e una solidità dietro che è veramente importante. E anche lui è un uomo gruppo eccezionale. Non hanno sbagliato neanche questo colpo, è stato proprio tutto perfetto.”
“Il sole, il cibo e benessere della Sicilia ci ha fatto ritornare giovani! Scherzi a parte io penso che in questo abbia un grande ruolo il mister. Non è facile gestire quattro giocatori di un certo spessore che, di conseguenza, hanno anche la propria personalità. Avere in acqua quattro giocatori così esperti e carismatici non è semplice da gestire. Anche la preparazione atletica è molto diversa. A vent’anni più li fai lavorare e meglio è. Quella di “noi vecchietti” è molto più ponderata, sia nella preparazione sia nelle distanze tra una partita e l’altra. Il mister è veramente bravo, ci gestisce in maniera ottimale.”
“Un altro grande progetto che ho nel cuore è quello della società di cui sono dirigente. Nella mia Messina, siamo riusciti a prendere un paio di piscine in gestione e, soprattutto, quella in cui sono nato. Abbiamo fatto partire da quest’anno anche il settore pallanuoto con una squadra, la Power Team Messina. E’ un’esperienza nella quale credo molto e per cui mi sono preparato, facendo un master in diritto e management dello sport. Questo sport mi ha dato tanto e continua a darmi tanto, tantissimo. Penso sia il momento di iniziare a restituire alla pallanuoto quello che di bello ho ricevuto.“
Massimo Giacoppo
