mercoledì, Aprile 24, 2024
Calcio

Calcio Catania: una vittoria per battezzare l’era Tacopina.

Buona la prima del Catania targato Tacopina. Nell’ultima gara del girone d’andata, i rossazzurri si impongono contro il Foggia per 2 a 1 chiudendo la prima parte della stagione con 32 punti conquistati sul campo. Il giorno dopo la firma sul contratto che dà l’avvio al passaggio di consegne dal gruppo della Sigi all’ entourage di Tacopina, mister Raffaele decide di affidarsi al modulo che predilige, quel 3 4 3 che con il trascorrere della stagione sembra pian piano ricalcare le idee dell’allenatore. Subito in campo i nuovi arrivati. Davanti a Confente tra i pali, si schierano Sales, uno dei rinforzi del mercato di riparazione giunto ai piedi del vulcano, Silvestri e Tonucci.

L'allenatore del Catania, Giuseppe Raffaele
L’allenatore del Catania, Giuseppe Raffaele

Maldonado non è ancora in buone condizioni, e viene relegato in panchina. Welbeck e Dall’Oglio vengono selezionati per la mediana, con Zanchi e Calapai sugli esterni. Spazio al secondo neo acquisto nel tridente d’attacco, Andrea Russotto viene schierato esterno sinistro. Completano l’undici il confermatissimo Piccolo a destra, e Sarao al centro. Pecorino rimane fuori per infortunio. L’allenatore del Foggia Marchionni si affida ad un anomalo 3 5 1 1. Parte bene il Catania, detta i tempi e impone alla gara immediatamente un ritmo discretamente alto. L’undici di Raffaele sin dalle prime battute, sembra bene organizzato e si riversa nella metà campo pugliese alla ricerca del gol.

Il capitano del Catania Tommaso Silvestri
Il capitano del Catania Tommaso Silvestri

Ci prova dopo due minuti Sarao, con un colpo di testa che termina fuori. Trascorrono cinque minuti e Silvestri, sugli sviluppi di una punizione calciata da Russotto respinta dalla difesa foggiana, si ritrova il pallone sul destro e al volo batte verso la porta di Fumagalli mancando di pochissimo il bersaglio. Sarebbe stata una rete di grande fattura.

Il tiro al volo di Tommaso Silvestri
Il tiro al volo di Tommaso Silvestri

Al 13° calcio di punizione calciato da Russotto e Sarao non riesce a deviare in porta. Insiste il Catania e dopo appena un minuto Piccolo verticalizza in area per Sarao, che di tacco libera Dall’Oglio tutto solo davanti a Fumagalli. Il centrocampista etneo non fallisce la ghiotta occasione e insacca portando meritatamente in vantaggio il Catania. Un gol di pregevole esecuzione.

L'esultanza di Dall'Oglio dopo il gol
L’esultanza di Dall’Oglio dopo il gol

Nonostante la rete, i rossazzurri continuano a proporsi in avanti concedendo poco al Foggia. Ci provano da fuori prima Russotto al 20° e poi Dall’Oglio al 29° con due tiri che finiscono alti sulla traversa. Al 30° prima azione dei satanelli, Kalombò sulla destra cerca un varco, riesce a crossare ma Confente è bravo ad anticipare tutti con una bella uscita bassa. Trascorrono cinque minuti e Zanchi sfrutta un bel cross di Calapai, l’esterno colpisce di testa e impegna Fumagalli che respinge, irrompe Sarao che calcia malamente. Allo scadere del primo tempo, nei minuti di recupero, Curcio calcia un corner dalla sinistra, salta più in alto di tutti Dell’Agnello che di testa anticipa tutti e batte un incolpevole Confente.  Si và al riposo in parità.

Manuel Sarao
Manuel Sarao

Al ritorno in campo il Catania riprende da dove aveva lasciato. Dopo cinque minuti, Russotto a seguito di un ottimo controllo, verticalizza per Piccolo, l’esterno s’incunea in area e in diagonale batte Fumagalli. Il Catania torna in vantaggio. Non si fermano gli etnei, al 56° ci prova Piccolo su una punizione al limite dell’area. Tiro forte e teso respinto a pugni uniti dal portiere pugliese. Prova a reagire il Foggia con l’ex di turno Curcio. Al 61° il fantasista dalla distanza fa partire un gran tiro che costringe Confente alla respinta. Rifiata il Catania. Raffaele interviene prontamente dalla panchina e ne cambia tre in una volta. Al 63° entrano Rosaia per Dall’Oglio, Manneh per Russotto e Biondi per Zanchi. Tatticamente non cambia nulla, gli etnei mantengono il loro assetto.

L'esultanza dopo il gol di Antonio Piccolo
L’esultanza dopo il gol di Antonio Piccolo

Il Catania tiene bene il campo, copre bene gli spazi e concede poco al Foggia. Al 75° Welbeck in bello stile e con grande coordinazione sfiora la traversa con un tiro in controbalzo dalla distanza che sfiora la traversa. Al 78° spazio per Reginaldo che prende il posto di Sarao. Due minuti dopo Calapai servito da Piccolo, calcia al volo dal vertice dell’area di rigore mancando il bersaglio. Al minuto 85 Raffaele completa le sostituzioni a disposizione mandando in campo Izco al posto di Piccolo. Nonostante i quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro Gualtieri, finisce 2 a 1 per gli etnei. Una partita ben giocata, dai ritmi discretamente alti, condita da qualche giocata di categoria superiore.

L’esultanza del Catania

E’ apparso organizzato il Catania, ben disposto in campo, corto e disposto al pressing. Ottima l’intesa tra Piccolo, migliore in campo, e Russotto, spesso i due si sono incrociati sul fronte d’attacco regalando spunti interessanti e di qualità. Con il tempo e con il materiale quasi tutto a disposizione, Raffaele raccoglie i frutti del suo lavoro, riuscendo a trasferire sul campo le sue idee. Nel corso delle giornate migliora il gioco offensivo, rispetto alle prime uscite la squadra verticalizza con più facilità andando alla conclusione con maggiore frequenza, non disdegnando i tentativi dalla distanza. Ancora una volta, sugli scudi Welbeck. Uomo ovunque, recupera una quantità impressionante di palloni e fa ripartire la squadra. Imprescindibile. A parte l’amnesia in occasione del gol, buona la prova difensiva. Si è concesso veramente poco ai pugliesi, con Silvestri che si dimostra sempre più leader.

Tommaso Silvestri abbraccia Antoni piccolo autore della rete della vittoria
Tommaso Silvestri abbraccia Antoni piccolo autore della rete della vittoria

La battuta d’arresto con la Casertana sembra essere stato solo un episodio. I rossazzurri riprendono il loro cammino, cercando di scalare la graduatoria che adesso li vede al quarto posto solitario nonostante la penalizzazione di due punti senza i quali scavalcherebbero l’Avellino terzo in classifica. Tra una settimana si viaggia verso Pagani. Contro una squadra in difficoltà, bisognerà scendere in campo con l’entusiasmo del momento per la vittoria conseguita contro il Foggia e per l’avvenuto passaggio di proprietà. Ma senza dimenticare quanto accaduto al Massimino nella partita d’esordio, quando gli etnei furono fermati sul pari dai campani.