giovedì, Aprile 25, 2024
L'EKIPE ORIZZONTEPallanuoto

Ekipe Orizzonte, Jelena Vukovic: un toro alla corte di Martina Miceli.

Testarda, sincera, piena di grinta. Ma anche tanto fragile. Una persona sempre pronta ad aiutare ed essere al proprio fianco. Jelena è stata non solo una compagna di squadra ma una vera sorella. E’ arrivata a Milano senza sapere una parola di italiano e con molta nostalgia di casa. Si è saputa integrare velocemente, con la sua capacità di capirti e di farsi capire. E in vasca è sempre un vero toro!

Gaia Apilongo

Gaia Apilongo, capitano della Nc Kally Milano, descrive così Jelena Vukovic, l’ultimo acquisto dell’Ekipe Orizzonte. La montenegrina ci racconta la sua avventura nella pallanuoto e i suoi obiettivi alla corte di Martina Miceli.

Jelena Vukovic con Gaia Apilongo
Jelena Vukovic con Gaia Apilongo

Ho iniziato a giocare a pallanuoto 12 anni fa in Montenegro, grazie a mio padre e ai miei due fratelli. Sono loro che mi hanno trasmesso la passione per l’acqua. Dopo due anni in cui ho giocato in Montenegro, mi sono spostata in Croazia dove ho giocato tre anni. Dopodiché è arrivata la chiamata della nazionale Serba. Mi sono spostata perché in Montenegro non c’era nazionale femminile di pallanuoto.

Jelena Vukovic
Jelena Vukovic

La persona a cui devo di più è il mio primo allenatore in Montenegro, Željko Vičević. Suo fratello, Mirko Vičević, ha lasciato un segno importante in Italia. Nella nazionale serba il mio primo allenatore è stato Vladimir Bajković. La pallanuoto femminile in Serbia non è ad un livello altissimo. Mi sono allenata tantissimo per poter avere la possibilità di poter andare a giocare in un alto paese. Mi dispiace dirlo ma è così.

Jelena Vukovic
Jelena Vukovic

Il primo anno in Italia non è stato facile. Una nuova lingua, una nuova squadra, un nuovo ambiente. Le ragazze mi hanno davvero aiutato tantissimo ad adattarmi. La cosa interessante è che l’allenatore, Leonardo Binchi, mi ha parlato in italiano fin dal primo giorno. Dopo la nostra prima conversazione, agli europei di Barcellona, nel 2018, abbiamo capito subito che potevamo andare d’accordo.

Jelena Vukovic
Jelena Vukovic

La pallanuoto, le ragazze e Leonardo mi hanno aiutato tantissimo. Un grande ringraziamento alla mia compagna e capitano della squadra che, solo dopo due anni, è diventata una delle persone più importanti della mia vita. Gaia Apilongo mi ha aiutato tantissimo, dalla lingua alla tattica di gioco. Nella seconda stagione tutto è stato più semplice. Sfortunatamente non siamo riuscite a finire una stagione che sarebbe stata di grande successo.

Jelena Vukovic
Jelena Vukovic

Mi dispiace molto che la Kally Milano non si sia potuta iscrivere al campionato di A1. E’ stato molto difficile per me, ho passato due anni magnifici con la squadra. E’ incredibile come una città come Milano non sia riuscita ad aiutarla. Spero che possano tornare subito in A1 e che trovino qualcuno che possa supportare l’unica squadra di pallanuoto femminile di Milano. Mi sono sentita come se lasciassi la mia famiglia.

Jelena Vukovic
Jelena Vukovic

Per me l’Orizzonte è una delle squadre più forti d’Europa. Sono contenta di poterne fare parte. Molte delle giocatrici sono nella nazionale italiana, l’élite della pallanuoto mondiale. Sarà davvero difficile competere con loro. Sono pronta e non vedo l’ora di iniziare a lavorare con due persone come Tania Di Mario e Martina Miceli. E’ come un sogno che si è realizzato. Per me è una nuova, grande sfida. La pallanuoto è il mio grande amore. Quello che voglio è ottenere sempre il massimo da me stessa. E penso che, con l’Orizzonte e Martina, nessun obiettivo sarà più impossibile.

Jelena Vukovic