Valeria Palmieri, centroboa dell’Ekipe Orizzonte e della nazionale italiana, ci racconta la sua storia nella pallanuoto. Figlia della splendida Sicilia, che tanto ha dato al mondo della pallanuoto, ha avuto la fortuna di crescere accanto a due campionesse olimpiche. E diventare il capitano della squadra campione d’Europa.
“La mia fortuna è stata nascere e crescere in questa terra meravigliosa, la Sicilia. A 15 anni avevo iniziato da poco a giocare a pallanuoto. Mi chiama L’Ortigia per andare a fare un’esperienza in serie A1. Ho accettato e mi sono trasferita lì, casa e scuola. Sono stata fortunata perchè nei week-end, quando giocavo in casa, avevo la possibilità di rientrare a casa e vedere la mia famiglia.”
“L’anno successivo tornai a Catania, nella mia città. Quando l’Orizzonte mi chiamò ero emozionata. Avrei giocato con Martina Miceli e Tania Di Mario che erano insieme in quella splendida squadra che nel 2004, ad Atene, vinse la medaglia d’oro alle olimpiadi. E sapevo di poter crescere tanto con loro. Oltretutto ho avuto la fortuna di rimanere nella mia città e fare quello che mi piace ad altissimo livello. Quell’anno vinsi anche il mio primo scudetto.”
“Da quell’anno ad oggi ho sempre giocato con l’Ekipe Orizzonte, ormai la mia seconda famiglia. In questi 10 anni abbiamo affrontato periodi belli ma anche brutti ma sono contentissima di averne sempre fatto parte. L’ultimo anno è stato uno dei più belli, vincere la coppa Len, lo scudetto a Catania, davanti ai nostri tifosi e familiari. E ultima, ma non meno importante, la Supercoppa europea. Devo dire che è stato un anno pieno di impegni ma anche pieno di gioie e successi.”
“Il sogno di ogni atleta è poter andare alle olimpiadi. Con il Setterosa spero che quest’anno questo sogno si realizzi. Anche perché siamo veramente un bel gruppo e solo noi sappiamo i sacrifici che facciamo. Quindi il mio più grande augurio che tutto vada bene e per il meglio… Incrociamo le dita e tifiamo Setterosa!“
Valeria Palmieri