sabato, Aprile 20, 2024
Pallanuoto

SIS Roma, Marco Capanna: vivere la pallanuoto come in una favola.

La Lifebrain SIS Roma, dopo un ottimo avvio di campionato, è pronta ad affrontare il girone di Euro League di Roma, che si gioca a partire da domani, 4 febbraio. Una squadra di alto spessore tecnico, con un nutrito gruppo stabilmente nel Setterosa, ed un tecnico che ha già scritto pagine importanti nella pallanuoto femminile. Marco Capanna, coach della SIS Roma, analizza questo primo scorcio di campionato e la preparazione al torneo europeo in un racconto in cui, le parole favola e magia, dipingono la sua pallanuoto. In un quadro che guarda dritto al futuro.

Marco Capanna
Marco Capanna

Siamo ancora nella prima fase, con una formula diversa per il campionato. Ma, io penso, che sia stato giusto ricominciare a giocare. C’è bisogno di motivazione, di crescita, di attenzione. Abbiamo giocato poco. Queste quattro partite hanno dato stimolo e ho avuto indicazioni dal gruppo. Abbiamo vinto tre partite ed una l’abbiamo persa. Sicuramente, però, abbiamo dimostrato di essere una squadra che punta allo scudetto ed alle coppe europee. Ogni volta che entriamo in acqua dimostriamo quello che siamo ed è importante per le ragazze avere un obiettivo.

La Lifebrain SIS Roma
La Lifebrain SIS Roma

Questa che ci apprestiamo a giocare è la seconda fase di Coppa. Le squadre presenti sono tutte forti. Cinque in tutto di cui quattro di ottimo livello. Ci siamo presi grosse responsabilità nell’organizzare il girone a Roma. E cercheremo di far vivere la magia della pallanuoto. Nel nostro girone c’è il Padova, che sta facendo molto bene in Italia e in Europa; la squadra ungherese che ha tre nazionali. E l’Olympiakos che, di fatto, è la nazionale greca. Solo la squadra francese appare la più abbordabile. Noi puntiamo a passare. Anche se io ho avuto anche otto ragazze in nazionale, con tutte le difficoltà nella preparazione che ne derivano. Ma questo ovviamente non è un alibi. Ho una grande fiducia nelle ragazze. Sono giovani, hanno una grande fermezza ed una propria identità, sono molto attaccate ai colori. L’identità, secondo me, va anche oltre la tecnica.

Marco Capanna
Marco Capanna

Tengo molto alle mie ragazze: sono forti, hanno coraggio e tratti distintivi. Sono molto fortunato. Ho imparato negli anni che, oltre alla tecnica, è molto importante essere un uomo giusto. La squadra lo comprende e ti ripaga apprezzandoti e dandoti il massimo. Diventano molto generose. La pallanuoto secondo me pecca in immagine. Le immagini dovrebbero essere martellanti. Le storie delle ragazze, messe in risalto, non sono mai banali. Si alzano alle sei, si allenano, studiano, lavorano hanno degli obiettivi fermi. Bisogna dare una mano a questo sport. Deve essere strutturato, non può essere una onlus. Bisogna dare energia già dal basso ed avere grande attenzione alle giovani.

Silvia Avegno - Capitana SIS Roma
Silvia Avegno

La partita è una magia e la pallanuoto è uno sport affascinante e d’altri tempi, fatto di sacrificio e quadratura mentale. Occorre sempre riuscire a far vivere le ragazze come dentro ad una favola. Con degli obiettivi forti e precisi. Come nella mia prima esperienza ad Imperia, in cui presi una squadra dalla serie B ed arrivammo fino alla massima serie ed a vincere lo scudetto e 2 coppe Len. E nella pallanuoto le atlete non hanno la puzza sotto il naso come accade in altri sport. Io personalmente sono diciotto anni che faccio parte di questo movimento e, oggi, credo tantissimo nella SIS Roma. Il presidente Giustolisi ha cercato di fare un passo verso l’alto. E’ un capitano nella tempesta. E la mia responsabilità verso questo club è grande. Mi hanno dato tanto e cercherò di ripagare questa fiducia impegnandomi al massimo.

Marco Capanna