sabato, Aprile 20, 2024
A2 MaschilePallanuoto

Serie A2 maschile: la grinta di Giorgio La Rosa per riportare Catania nella pallanuoto che conta.

È il classico testa-coda, quello in programma nell’ultima giornata di andata, tra la Nuoto Catania e la Rari Nantes Arechi, antagoniste nel girone Sud di serie A2. I catanesi di Mister Dato, primi e a punteggio pieno con 12 punti, affrontano i salernitani ultimi con un punto, in condominio con l’UniMe. Protagonista indiscusso della truppa rossoblù, in questo primo scorcio di stagione, è Giorgio La Rosa, attuale capocannoniere della squadra etnea con 13 gol all’attivo. Giorgio, catanese doc, ci racconta il felice momento che sta vivendo con i colori della sua città e del prossimo impegno casalingo contro i salernitani di Mister Silipo.

La DMG Nuoto Catania
La DMG Nuoto Catania carica nel rito di inizio partita.
Tra presente e passato

Essere il cannoniere della squadra mi riempie d’orgoglio ma in questo delicato momento conta poco. Grazie al lavoro quotidiano e alla supervisione del preparatore atletico Raffaele Marino sto recuperando, pian piano, la miglior condizione fisica. A Catania mister Dato mi ha gestito, in base alle necessità, in entrambe le fasi di gioco, sia difensiva che offensiva. Ho la possibilità, quindi, di rendermi pericoloso più spesso e avere qualche responsabilità in più in attacco. Negli ultimi anni sono stato impiegato anche in difesa e ho avuto la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza nel delicato ruolo di difensore centrale. In questo lungo percorso di maturazione sono state fondamentali le mie ultime tappe sportive, quelle fatte con Debrecen e Ortigia. Nonostante gli infortuni sono state esperienze che mi hanno fatto crescere a livello umano e professionale.

La squadra della DMG Nuoto Catania
La squadra della DMG Nuoto Catania.
Sulla formula del campionato

A mio avviso, la formula adottata in A2 era l’unica strada percorribile, al momento, per far sì che il campionato potesse partire in sicurezza, nel rispetto delle regole sanitarie, limitando il più possibile gli spostamenti. Con questa nuova formula ci sarà da lottare fino alla fine e nessuna partita è scontata. Il regolamento prevede, infatti, la partecipazione alla prima fase dei play-off solo per le prime due classificate di ogni girone. Un regolamento penalizzante, soprattutto, per le squadre che si troveranno coinvolte nei play-out, pur avendo vinto la maggior parte delle partite durante la fase a gironi.

Giorgio La Rosa in azione con la calottina del Circolo Canottieri Ortigia (credits by Simona Amato).
Sui prossimi avversari

Sulla carta, quella contro la Rari Nantes Arechi, sembra un match dall’esito scontato ma non è così. In partite del genere, se non si entra in acqua concentrati si rischia di incorrere in figuracce o comunque di complicare una partita alla nostra portata. Abbiamo ottenuto il massimo fin qui, la classifica ci premia ma c’è ancora qualcosa da migliorare. Ci stiamo concentrando, soprattutto, sulla fase difensiva che potrebbe risultare determinante nella vittoria dei playoff. A prescindere dall’organizzazione tattica, vogliamo migliorare l’approccio della squadra nel difendere la propria porta. Dobbiamo metterci la stessa concentrazione ed intensità che mettiamo quando giochiamo in attacco. Il nostro obiettivo è riportare il nome della nostra città nella massima serie. Sono convinto che questa squadra il prossimo anno, con due/tre innesti di categoria, potrebbe ben figurare nel prossimo campionato di A1.

L’allenatore Dato istruisce i suoi ragazzi durante il time out (credits by Marina Carascon).
Sul Settebello che verrà…

Sono sicuro che, nei prossimi anni, vedremo nuovamente dei giocatori siciliani in Nazionale e che porteranno alto l’onore della nostra terra. I fratelli Condemi così come Francesco Cassia, se resteranno umili e saranno continui nel loro rendimento, potranno presto rappresentare il futuro del Settebello. Quello che mi auguro, a livello personale, è riacquisire fiducia e sicurezza dal punto di vista fisico, per ritornare ai livelli di rendimento del mio primo periodo a Debrecen o del mio ultimo anno di A1 a Catania.

Giorgio La Rosa

Gaetano Nardone

Sono laureato in relazioni internazionali e trasformazione dei conflitti. Dai racconti delle persone vulnerabili nasce la mia passione per la scrittura. Mi occupo da anni di migrazione ed integrazione e di Balcani dove da volontario mi sono occupato di scrittura e redazione di articoli e reportage sul campo. Lo sport, particolarmente quello di squadra, è stato sempre al centro dei miei interessi e studi, inteso come strumento di aggregazione, integrazione ed inclusione sociale.