La finale della World League 2022 conferma la Serbia ancora regina della pallanuoto. La nazionale di Savic batte un generoso Settebello che ha provato a spodestare dal trono i campioni serbi. Finisce 12 a 9 per la nazionale che nel proprio roster conta campioni del calibro di Mandic, Lazic, Dedovic. Un secondo posto per gli azzurri che fa comunque ben sperare per le future competizioni. Ultima a conquistare il pass per la SuperFinal di Strasburgo è la Spagna che, nella finale per il terzo posto, sconfigge 15-10 il Montenegro padrone di casa.
Italia-Serbia 9-12 (2-3, 2-3, 2-3, 3-3)
Rispetto alle due precedenti partite, il ct Campagna opera qualche cambio inserendo Condemi e Rossi al posto di Iocchi Gratta ed Echenique. La formazione serba scende in vasca con diverse conoscenze del campionato italiano tra chi è andato via (Mandic, Gogov, Vico…) e chi è rimasto (Lazic). Il match è scoppiettante sin dai primi minuti con il vantaggio serbo da Rasovic al quale risponde Fondelli. La Serbia scappa sul +2 con il rigore trasformato da Gogov e con la doppia superiorità numerica realizzata con Randjelovic. Il Settebello accorcia le distanze con Marziali che chiude la prima frazione di gioco sul 3 a 2 per i serbi.
La seconda frazione di gioco si apre con il pareggio azzurro firmato da Di Fulvio su splendido assist di Damonte, tra i migliori in vasca in questo torneo. Il match si fa duro e dopo il botta e risposta tra Rasovic e Damonte, arrivano i gol di Mandic e Radulovic con i serbi a +2 a fine parziale (4:6). Nel terzo tempo riparte il Settebello con la marcatura di Bruni in superiorità numerica (6-5). La Serbia, però, va nuovamente sul +2 con Gogov per il 7-5 e poi sul +3 con la “sciarpata” di Vico. Gli azzurri replicano con Di Somma si ma Drasovic dai sette metri supera Del Lungo per il 9-6 dopo tre tempi.
Con i serbi avanti di 3 reti, inizia il 4° parziale con Gogov ad allungare sul +4 (10-6). Con i serbi avanti di 4 reti gli azzurri non riescono nell’impresa di rimontare la partita. Vanno a segno in rapida sequenza Presciutti, Jaksic, Di Somma, Mandic e Damonte per il 12-9 conclusivo che conferma la Serbia ancora la regina della pallanuoto maschile.