venerdì, Aprile 26, 2024
Pallanuoto

RN Salerno, Nicola Cuccovillo: la caparbietà per puntare al massimo.

Nella vita non sappiamo mai cosa ci sia dietro l’angolo. Potrebbe essere tutto. Oppure potrebbe essere nulla. Occorre sempre mettere un piede dopo l’altro e un giorno, girandoci e guardando indietro, scopriremo di aver scalato una montagna. Nicola Cuccovillo, attaccante della Rari Nantes Salerno, con il suo entusiasmo, la sua determinazione e testardaggine è riuscito, passo dopo passo, a conquistare un ruolo di primo piano nella pallanuoto italiana. Un lungo cammino fra grandi club che hanno fatto la storia e quella calottina azzurra, sogno di ogni atleta. Il racconto di un grande percorso di sport e di vita di un ragazzo che ha fatto della propria caparbietà la propria arma vincente.

Nicola Cuccovillo (Foto Marina Carascon)
Nicola Cuccovillo (Foto Marina Carascon)

Da quella prima volta, da quel provino, la mia vita è diventata un tutt’uno con la pallanuoto. Un grande amore nato a 9 anni, dopo un percorso nel nuoto, che ha cambiato tutto. Una passione che mi faceva correre in piscina dopo la scuola in un tempo in cui non pensavo a cosa poteva essere il futuro. Vengo da una famiglia dove nessuno ha mai praticato sport a livello agonistico. Determinanti sono stati il mio entusiasmo, la mia voglia di migliorare e la fortuna di aver trovato un ottimo tecnico nella Bari Nuoto. Francesco Carbonaro mi ha preso da piccolo ed è stato un grande maestro, un tecnico che nel tempo ha saputo dimostrare, anche in ambito nazionale, le sue grandi doti nel crescere giovani promesse.”

Nicola Cuccovillo
Nicola Cuccovillo

Dopo un paio di anni di serie b, a 14 anni mi sono trasferito in un’altra società di Bari, la Payton, che militava in A2. Ma la mia vita nella pallanuoto ha avuto la grande svolta nel 2000, quando, a soli 16 anni arrivai al Circolo Nautico Posillipo. Fu entrare in un mondo nuovo, di professionisti veri. Una squadra incredibile, formata da grandissimi campioni, vincitori di scudetti e coppe dei campioni. Ma in cui era difficile poter trovare spazio per un ragazzo molto giovane. Così andai in prestito alla Vis Roma per poter giocare e fare esperienza. Al primo anno conquistammo la promozione nella massima serie e il successivo giocai in A1. Nel 2015 il rientro nel Circolo dove ad accogliermi trovai Valentino Gallo.”

Nicola Cuccovillo
Nicola Cuccovillo

Furono questi anche gli anni delle nazionali giovanili. Un grande percorso di crescita, la gioia di poter indossare la calottina dell’Italia, l’incontro con grandi tecnici come Bruno Cufino e Nando Pesci. E le prime grandi soddisfazioni: l’oro all’europeo del 2010 con l’Under 17 e l’oro al mondiale del 2013 con l’Under 20. Due gruppi straordinari da cui sono usciti atleti che oggi giocano in molte squadre di A1. E talenti come Francesco Di Fulvio e Vincenzo Renzuto protagonisti nell’ultimo mondiale vinto dalla Nazionale italiana. Ma le sensazioni giocando con le juniores non hanno nulla a che vedere con l’emozione di indossare la calottina del Settebello. Sogno diventato realtà grazie alla possibilità che mi ha dato Sandro Campagna.”

Nicola Cuccovillo
Nicola Cuccovillo

Nel 2016 rientro al Posillipo dove, ad aiutarmi ad inserirmi nel gruppo, ci ha pensato una persona davvero speciale: Valentino Gallo. Quando si arriva in una società importante come il Circolo, soprattutto se si proviene da uno dei tanti piccoli club, ci si sente spaesati. Valentino, che era il capitano, mi ha accolto per primo facendomi sentire subito in famiglia. Capendo perfettamente come ci si potesse sentire dato che, anche lui, aveva vissuto la stessa esperienza. Un punto di riferimento importante nella mia carriera, un mancino come me, un idolo da emulare fin da ragazzo. Ma soprattutto è diventato un vero amico. Una persona che mi ha insegnato cos’è la dedizione al lavoro. Qualunque esso sia.”

Nicola Cuccovillo (Foto Marina Carascon)
Nicola Cuccovillo (Foto Marina Carascon)

Il 2016 è stato anche l’anno della convocazione nel Settebello. La chiamata di Sandro Campagna, in una partita di World League, è stato un sogno che si avverava. Un giorno che non potrò mai dimenticare, il 6 dicembre del 2016, esordì con la nazionale maggiore in Russia. Ad accoglierci una Mosca gelata, con una temperatura di -10 gradi. Giocare con il Settebello è l’obiettivo di ogni pallanuotista ed avere la possibilità di stare in nazionale è un’esperienza unica. Un esordio in cui vincemmo in rimonta e dove segnai la mia prima rete in azzurro. Ritornare a vestire quella calottina è uno degli stimoli che mi aiuta a dare sempre il massimo. Mi ha sempre spinto a cercare di fare le scelte migliori per la mia carriera. Ma un sogno che non voglio che diventi un’ossessione, un’ansia che non servirebbe a nulla.

Nicola Cuccovillo
Nicola Cuccovillo

Nel 2018 decisi di lasciare il Circolo per fare altre esperienze. Arrivai nella Nuoto Catania, una squadra che aveva disputato un ottimo campionato e puntava a grandi obiettivi. In Sicilia mi sono trovato subito benissimo: la società, i compagni, la città mi ha accolto in maniera magnifica. Purtroppo è stato un anno sfortunato. Il campionato di A1 è sempre stato a fasce in cui ci sono le big, le squadre di centro classifica e quella di bassa. Lo scorso anno non è stato così. Era un grande calderone in cui, a parte le prime tre, le altre erano di livello molto simile. La retrocessione della squadra in A2 mi ha fatto valutare altre possibilità. Di questo sono molto grato al presidente della Nuoto Catania, Mario Torrisi, e al tecnico, Peppe Dato. Mi hanno lasciato libero di scegliere e di potermi trasferire alla Rari Nantes Salerno. La mia attuale squadra.

Nicola Cuccovillo (Foto Marina Carascon)
Nicola Cuccovillo (Foto Marina Carascon)

Dal punto di vista sportivo sono molto soddisfatto. Il progetto della Rari Nantes Salerno si è dimostrato solido e ambizioso e mi ha permesso di giocare un’ottima stagione. Questo campionato ormai è stato cancellato ma rimane comunque importante per i risultati che abbiamo ottenuto. Mi piacerebbe rimanere a Salerno, mi sono trovato davvero bene. Sto cercando anche di costruire il mio percorso per quando smetterò di giocare. Tre anni fà, con una borsa di studio per meriti sportivi dal Posillipo, ho iniziato l’Università. Non è stato semplice conciliare l’attività di atleta con con gli impegni di studio ma sono riuscito a conseguire la laurea in Scienze Motorie. Ed ora conto di iniziare la specialistica in Scienze e Tecnica dello Sport. Un giorno vorrei insegnare nelle scuole e rimanere nell’ambito della pallanuoto per poter trasmettere quello che ho imparato in tanti anni. La mia strada per il futuro.”

Nicola Cuccovillo
Nicola Cuccovillo

Oggi, a 26 anni, mi attendono ancora le mie stagioni migliori nel mio cammino nella pallanuoto. Anni in cui continuare a crescere, lavorare, migliorare. Con quella determinazione e perseveranza che mi ha sempre contraddistinto. Non mi sono mai seduto sugli allori e non mi sono mai accontentato. Alle volte ho fatto anche scelte sbagliate. Ma da queste sono ripartito per raggiungere livelli più alti. Cercando sempre di dare il 100%. Quando Sandro Campagna viene a vedere le partite ricorda a tutti che quella porta è sempre aperta. Che quel sogno di vincere con il Settebello è sempre vivo. E farò di tutto per raggiungerlo. Questo è il mio spirito, questa è la mia strada, la mia vita.”

Nicola Cuccovillo