martedì, Aprile 23, 2024
A1 MaschileCIRCOLO CANOTTIERI ORTIGIAPallanuoto

Rari Nantes Salerno: la sfida all’Ortigia nelle parole di Andrea Fortunato.

Archiviata la final – eight di Coppa Italia, l’Ortigia di Stefano Piccardo si rituffa in campionato per disputare la 4a giornata della poule scudetto. Avversario di turno, alla Paolo Caldarella, la Rari Nantes Salerno, da sempre avversario ostico e complicato per la formazione biancoverde. I ragazzi di mister Citro, dopo un’ottimo piazzamento, si trovano a competere, in questa seconda fase, con le squadre migliori nella poule scudetto. E, nonostante le due pesanti sconfitte contro Telimar e Savona, i salernitani vogliono dimostrare di non meritare il ruolo di cenerentola del girone. Ai microfoni di Mfsport abbiamo avvicinato il difensore salernitano classe 2001 Andrea Fortunato. Con lui una chiacchierata a 360° sul presente e sul futuro, suo e della formazione campana.

La Rari Nantes Salerno in cerchio prima dell’inizio del match contro la RN Savona – foto credit Gaetano Nardone

Credo che la stagione che stiamo disputando sia sinceramente una delle migliori in assoluto. Qualsiasi avversaria, affrontata quest’anno, sa di non aver avuto vita facile contro di noi. Dati alla mano, la squadra c’è sempre stata, soprattutto nei momenti cruciali. Una caratteristica che ci ha sempre contraddistinto in questi ultimi anni. Quello che vogliamo ribadire, in primis a noi stessi, è che non ci sentiamo appagati e che cercheremo di dare fastidio a tutti fino alla fine.

Daniel Alfonso Gallozzi e Andrea Fortunato in attesa del fischio arbitrale – foto credit Gaetano Nardone

Conosciamo il valore dell’avversario e sappiamo bene che quella contro l’Ortigia sarà, come sempre, una partita intensa e dal fascino particolare. Andremo a Siracusa convinti e motivati, cercando di dare fastidio come già successo nella partita di andata. Loro possono contare su un organico completo e di prima fascia, con giocatori del calibro di Ferrero e Vidovic che possono rivelarsi letali in ogni momento.

Andrea Fortunato “duella” contro Andrea Deddy Fondelli della RN Savona – foto credit di Gaetano Nardone

Indossare ogni partita la maglia con la scritta Stop War in Ukraine (fermiamo la guerra in Ucraina ndr) è un gesto semplice in cui, come famiglia sportiva, crediamo fortemente. La nostra società è molto vicina e sensibile ai temi sociali, grazie anche all’impegno quotidiano profuso dal nostro Presidente Enrico Gallozzi. La società è impegnata in questi giorni nell’organizzazione dell’annuale contest dedicandolo alla pace, in occasione della giornata mondiale contro il razzismo del prossimo 21 marzo.

Andrea Fortunato con la maglia “Stop War in Ukraine” – foto credit Gaetano Nardone

Il mio sogno perfetto da realizzare sarebbe riuscire a conciliare due aspetti importanti nella mia vita: continuare a giocare a pallanuoto ad alti livelli, possibilmente nella squadra della mia città e realizzarmi professionalmente come notaio. Lo sport e lo studio richiedono al tempo stesso sacrificio ed impegno. Nel primo caso, sento la piena fiducia dell’allenatore anche quando le cose non vanno per il verso giusto. Sentire il suo continuo sostegno è per me uno stimolo a poter fare e dare di più. Nel secondo caso, proseguo con profitto i miei studi e spero di terminarli nei tempi previsti.

Relax post riscaldamento per Andrea Fortunato – foto credit Gaetano Nardone

Mancano poche partite alla fine di questa stagione, la prossima partita in casa la giocheremo contro i campioni della Pro Recco nel mese di aprile. Il mio auspicio è quello di rivedere la nostra piscina gremita e festante di tifosi e tifose pronti a sostenere la squadra della loro città, la Rari Nantes Salerno. Forza Rari!

Andrea Fortunato

Gaetano Nardone

Sono laureato in relazioni internazionali e trasformazione dei conflitti. Dai racconti delle persone vulnerabili nasce la mia passione per la scrittura. Mi occupo da anni di migrazione ed integrazione e di Balcani dove da volontario mi sono occupato di scrittura e redazione di articoli e reportage sul campo. Lo sport, particolarmente quello di squadra, è stato sempre al centro dei miei interessi e studi, inteso come strumento di aggregazione, integrazione ed inclusione sociale.