giovedì, Aprile 25, 2024
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Ortigia – Spandau 04, la Champions League nelle parole di Nikola Dedovic.

Il match tra Ortigia e Spandau 04, in programma oggi alle 15:15, non avrebbe dovuto disputarsi. E, invece, sarà l’ultimo match che calerà il sipario sul cammino delle due squadre in Champions. Doveva essere, almeno sino a qualche giorno fa, una partita vinta a tavolino (10 a 0) per l’Ortigia. I tedeschi dello Spandau 04 infatti, avevano inizialmente rinunciato a partire, dopo il risultato dei tamponi effettuati che indicavano alcuni positivi o comunque presunti tali. Invece, come già detto, le due squadre saranno regolarmente in vasca.

Dopo aver giustiziato l’Ortigia, il CN Marsiglia ha sconfitto, nella partita di ieri, anche lo Spandau 04 estromettendo definitivamente dalla competizione anche i tedeschi. La posta in palio oggi, tra Ortigia e Spandau 04, sarà il piazzamento finale di entrambe. Lo Spandau 04, penultimo con 5 punti e l’Ortigia, ultima con 3. Entrambe lotteranno per evitare l’ultima posizione. La squadra biancoverde vista contro il Marsiglia e lo Jug sembra aver riacquisito, almeno in parte, quello smalto che l’ha contraddistinta nella prima parte della stagione. Lo Spandau, invece, nei due match già giocati, sembra aver risentito psicologicamente dell’effetto tamponi e alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi, il capitano Stamm e il centroboa Pjesivac, non sono nemmeno partiti per l’Italia.

Nikola Dedovic, 29 anni di Belgrado un lottatore e anche un ottimo tiratore.

Un giocatore che si è fatto notare tra le file dello Spandau, soprattutto per le sue staffilate da fuori area, è Nikola Dedovic, difensore 29enne di Belgrado. Lo abbiamo avvicinato nel post-gara e lo abbiamo intervistato partendo dalla situazione che li ha visti rinunciare e poi partecipare nuovamente al 3o round della competizione europea.

Il giorno in cui abbiamo effettuato i tamponi sono risultati alcuni giocatori positivi. Eravamo increduli e preoccupati. E soprattutto molto dispiaciuti di non poter giocare il terzo turno di Champions League. Per maggiore sicurezza abbiamo effettuato un’altra tipologia di tamponi ed il risultato è stato incredibilmente diverso. La cosa più importante è, in questo momento, che siamo riusciti a partire e giocare il torneo.

La squadra dello Spandau 04 prima dell’inizio del match contro il CN Marseille.

Nel primo round non siamo riusciti a dare il massimo perché non avevamo il ritmo partita. Quelle sono state le nostre prime partite della stagione. Nel secondo round eravamo più allenati, diversi giocatori poi avevano disputato già diverse partite e la maggior parte di noi aveva giocato in nazionale squadra partecipando al Preolimpico. Per il terzo round speravamo di fare meglio ma abbiamo pagato alcune assenze. Tutte le squadre della Champions League sono forti, il nostro obiettivo è stato sempre vincere ogni partita. Anche oggi contro l’Ortigia non sarà una partita facile.

E’ il momento più decisivo della gara. Durante i time – out si possono decidere le partite più spigolose.

La pallanuoto mi ha regalato tantissime emozioni e soddisfazioni. Giocando con la nazionale in grandi competizioni, vincendo la Champions League con il Partizan e la Supercoppa nel 2011. Mi auguro di poter giocare alle Olimpiadi, un sogno per qualsiasi giocatore. C’è una notevole differenza tra i campionati balcanici, serbi e croati, rispetto a quello tedesco. Il campionato in Germania è più facile perché ha un numero inferiore di squadre, pertanto la qualità della competizione è inferiore rispetto a tutti gli altri.

Nikola Dedovic nel momento in cui prova a scagliare la sua saetta imprendibile per qualsiasi portiere…o quasi.

Prima di tutto, spero che i Giochi Olimpici si possano svolgere vista la situazione pandemica. Sto lavorando sodo per essere selezionato dal ct della nazionale serba e spero di poter partecipare alle prossime Olimpiadi. Per quanto riguarda la Champions, penso che al momento ci siano quattro o cinque squadre favorite per la vittoria finale, quindi non vedo una squadra favorita. Molto dipenderà dallo stato psico-fisico di tutti i giocatori che arriveranno in finale. Noi ci riproveremo il prossimo anno con la consapevolezza che Belgrado non è così lontana.

Nikola Dedovic

Gaetano Nardone

Sono laureato in relazioni internazionali e trasformazione dei conflitti. Dai racconti delle persone vulnerabili nasce la mia passione per la scrittura. Mi occupo da anni di migrazione ed integrazione e di Balcani dove da volontario mi sono occupato di scrittura e redazione di articoli e reportage sul campo. Lo sport, particolarmente quello di squadra, è stato sempre al centro dei miei interessi e studi, inteso come strumento di aggregazione, integrazione ed inclusione sociale.