sabato, Aprile 20, 2024
A1 MaschileCIRCOLO CANOTTIERI ORTIGIA

Orfana di Vidovic, l’Ortigia vince ma quanta fatica contro un’audace Lazio.

L’Ortigia vince 12 a 7, a Roma, faticando non poco contro la Lazio e incamera altri tre punti. Orfana di Vidovic, la squadra di Piccardo parte molto bene ma poi si smarrisce e rischia di bruciare i tre punti. Nel quarto tempo i biancoverdi riaccendono il motore e con un parziale netto di 5 a 0 riportano la vittoria verso la strada di casa. Nel prossimo turno i biancoverdi ospiteranno il Posillipo, un avversario che, a dispetto dei suoi 0 punti, non deve essere assolutamente sottovalutato.

La squadra dell’Ortigia scesa oggi in vasca al Foro Italico – foto per Mfsport di Gaetano Nardone.

La partita in pillole

L’Ortigia, orfana di Vidovic assente per infortunio, scende in vasca conscia di non potersi aspettare la stessa Lazio affrontata in Coppa. I ragazzi siracusani partono subito forte con Filippo Ferrero che segna una doppietta. Si aggiungono, all’iniziale sagra del gol anche Napolitano e Gallo ma la partita cambia volto. Cecchini buca la rete di Tempesti a pochi secondi dal fischio del primo tempo e riaccende la speranza dei laziali. Nel secondo tempo, infatti, il capitano laziale Matteo Leporale e Alessandro Vitale riportano i biancocelesti incredibilmente a -1. Ci pensa il mancino aretuseo Gallo a riportare i siracusani a +2 ma il croato della Lazio, Augusti, segna il quarto gol per la Lazio. Finisce il secondo tempo con l’Ortigia sopra di una rete (5 a 4).

Filip Klikovac e Cristiano Mirarchi giocatori del Circolo Canottieri Ortigia – foto per Mfsport di Gaetano Nardone.

I siracusani accusano il colpo e nel terzo tempo sbandano. Ancora Cecchini e il maltese Gambin siglano il pareggio e poi il momentaneo vantaggio della Lazio. Il centroboa montenegrino Klikovac suona la carica e regala il nuovo pari agli aretusei ma subiscono nuovamente una rete da Caponero che con un bellissimo tiro trafigge l’incolpevole Piccionetti. La squadra biancoverde, dopo diversi errori in difesa ma anche in attacco riesce però a segnare il 7 pari grazie ad uno dei suoi più affidabili campioni, Valentino Gallo. Nel quarto tempo l’Ortigia cambia totalmente atteggiamento e ritorna quella ammirata nel 1° parziale. Conquista palla con Ferrero e mette a segno una cinquina con Ferrero (autore di 3 reti oggi), Rossi, ancora Gallo (per lui un poker), Andrea Condemi e Klikovac che blinda vittoria e risultato.

Queste le parole in breve dei due mister

Stefano Piccardo coach dell’Ortigia, quest’oggi orfana di Vidovic:

Abbiamo giocato solo il primo e il quarto tempo della partita, mentre nel secondo e nel terzo siamo stati completamente assenti e abbiamo perso giustamente entrambi i parziali. Malissimo soprattutto la fase difensiva. Poi abbiamo registrato la difesa e cominciato a lavorare, e da metà del terzo tempo fino alla fine abbiamo subito un solo gol, segnandone sette.

Stefano Piccardo tecnico del Circolo Canottieri Ortigia – foto per Mfsport di Gaetano Nardone.

𝖢𝗅𝖺𝗎𝖽𝗂𝗈 𝖲𝖾𝖻𝖺𝗌𝗍𝗂𝖺𝗇𝗎𝗍𝗍𝗂 coach della SS Lazio Nuoto:

𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘢𝘣𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘴𝘪 𝘦̀ 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘳𝘦𝘴𝘤𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘲𝘶𝘢𝘥𝘳𝘢. 𝘖𝘨𝘨𝘪 𝘩𝘰 𝘷𝘪𝘴𝘵𝘰 𝘶𝘯𝘢 𝘓𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘱𝘰𝘵𝘶𝘵𝘰 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘳𝘦 𝘦 𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘮𝘦𝘴𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘴𝘤𝘰𝘯𝘧𝘪𝘵𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘭’𝘖𝘳𝘵𝘪𝘨𝘪𝘢 𝘱𝘦𝘳 22 𝘢 1, 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰, 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦 𝘦̀ 𝘨𝘶𝘴𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘳𝘥𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘰𝘨𝘨𝘪 𝘢𝘧𝘧𝘳𝘰𝘯𝘵𝘢𝘷𝘢𝘮𝘰 𝘶𝘯 𝘢𝘷𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘦𝘯𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘦𝘳𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘵𝘦 𝘳𝘢𝘷𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢𝘵𝘦. 𝘝𝘦𝘥𝘰 𝘶𝘯 𝘪𝘯𝘪𝘻𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘵𝘶𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘵𝘢𝘵𝘵𝘪𝘤𝘢 𝘴𝘰𝘱𝘳𝘢𝘵𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘧𝘢𝘴𝘦 𝘥𝘪𝘧𝘦𝘯𝘴𝘪𝘷𝘢 𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘪 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘤𝘲𝘶𝘪𝘴𝘵𝘪, 𝘧𝘰𝘯𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘩𝘦́ 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀. 𝘚𝘪 𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘶𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘶𝘯 𝘣𝘦𝘭 𝘨𝘳𝘶𝘱𝘱𝘰 𝘦 𝘥𝘦𝘷𝘰 𝘵𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪. 𝘖𝘳𝘢 𝘢𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘭’𝘈𝘯𝘻𝘪𝘰 𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘤𝘩𝘪 𝘶𝘯 𝘥𝘦𝘳𝘣𝘺 𝘪𝘯 𝘤𝘢𝘴𝘢 𝘦̀ 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘯𝘥𝘦 𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦.

Il coach della SS Lazio Nuoto Claudio Sebastianutti – foto per Mfsport di Gaetano Nardone.

Per gli approfondimenti si può consultare il sito del Circolo Canottieri Ortigia.

Gaetano Nardone

Sono laureato in relazioni internazionali e trasformazione dei conflitti. Dai racconti delle persone vulnerabili nasce la mia passione per la scrittura. Mi occupo da anni di migrazione ed integrazione e di Balcani dove da volontario mi sono occupato di scrittura e redazione di articoli e reportage sul campo. Lo sport, particolarmente quello di squadra, è stato sempre al centro dei miei interessi e studi, inteso come strumento di aggregazione, integrazione ed inclusione sociale.