giovedì, Aprile 25, 2024
CIRCOLO CANOTTIERI ORTIGIALEN CHAMPIONS LEAGUEPallanuoto

In vasca Ortigia-Marsiglia: il rituale del capitano dei francesi Kovacevic.

Nuovamente in vasca i biancoverdi dell’Ortigia Siracusa impegnati, a partire da oggi, nella terza ed ultima tappa dei preliminari di LEN Champions League. I ragazzi di mister Piccardo sono pronti a tuffarsi in acqua ben consapevoli che, quella odierna, sarà la prima di tre battaglie che li aspettano. Si comincia contro i francesi del CN Marsiglia, l’unica squadra a cadere sotto i colpi dei siracusani, a dicembre, nella prima performance di Ostia. In quella partita, vinta dall’Ortigia per 11 a 10, furono i senatori della squadra a guidare la riscossa, con la determinazione e la concentrazione di campioni come Napolitano e Gallo, di un super Tempesti e di capitan Giacoppo guida esemplare per il gruppo. Il CN Marsiglia era ed è una squadra temibilissima, con giocatori esperti e di prima fascia. Su tutti il portiere montenegrino Lazovic, il prolifico attaccante serbo Prlainovic, il mancino della nazionale francese Crousillat.

In mezzo a questi grandi e noti giocatori, a farsi strada in vasca in mezzo a tanti campioni, il capitano dei marsigliesi Igor Kovacevic. Serbo di Novi Sad, con passaporto francese, da 10 anni colonna portante della squadra transalpina. In un’intensa chiacchierata ci racconta questo passaggio chiave che porterà le squadre alla final-eight di Belgrado.

Penso che il primo turno fosse una novità per tutti noi e che ci servisse del tempo per adattarci a questa nuova esperienza. Fisicamente stavamo bene ma forse c’è mancato qualcosa dal punto di vista mentale. Nella seconda tappa sapevamo cosa ci aspettava e abbiamo preparato le partite in maniera diversa. Il cambiamento e la differenza più grande è stata solo nella preparazione mentale alle partite, in un torneo molto difficile e competitivo come questo.

Il capitano di lungo corso del CN Marsiglia Igor Kovacevic (foto credits dal profilo instagram del giocatore).

Le squadre del nostro girone hanno dimostrato di giocare una pallanuoto di alto livello e l’Ortigia è stata una di queste. Dispongono di un bel mix di giovani e giocatori di esperienza come il grande portiere Stefano Tempesti. Penso che quella di oggi sarà una bella partita, combattuta e avvincente come la prima. Mi auguro che ci sia un grande spettacolo in vasca e che le persone che guarderanno la diretta tv si emozioneranno a vederci giocare.

Il capitano del CN Marsiglia Igor Kovacevic ascolta le indicazioni del coach durante una gara di Champions League.

Due anni fa abbiamo vinto l’Euro Cup e da quel momento abbiamo iniziato a sognare in grande. Il Marsiglia è una delle squadre con una tradizione pallanotistica tra le più antiche d’Europa e stiamo lavorando quotidianamente affinché un giorno questo Club possa arrivare a vincere l’ambito trofeo della Coppa Campioni. Raggiungere la vetta più alta d’Europa non sarà un percorso facile e bisognerà lavorare molto per arrivarci. La squadra ha a disposizione molti giovani che stanno mostrando di possedere un gran potenziale. Stiamo accumulando esperienza giocando in vasca partite di alto livello in Coppa Campioni. Solo se riusciremo a vincere le partite contro le grandi squadre acquisiremo la giusta mentalità per raggiungere grandi obiettivi.

Il rituale del grido di battaglia pochi minuti prima dell’inizio del match.

Prima di ogni partita, ma anche al mattino, prima di iniziare la mia giornata, mi dedico alla meditazione. Mi rilassa e mi fa concentrare sull’obiettivo che ho davanti. Penso sempre che siamo fortunati e privilegiati a poter giocare e vivere quotidianamente del nostro sport. Mi piacerebbe, però, vedere più atleti, che hanno smesso ormai di giocare, contribuire attivamente nei loro club per rendere più visibile il nostro sport più alle persone che non lo praticano. Sono convinto che se lo sport ti ha dato molto, devi restituirgli qualcosa indietro.

Igor Kovacevic (Francia) e Jonathan Masashi Hooper (Stati Uniti) durante una partita per il 13esimo posto di pallanuoto – Budapest, 25 luglio 2017 (Balazs Czagany/MTI via AP).

Lavoro sodo ogni giorno per raggiungere i miei obiettivi. Nel 2014 ho parlato con l’allora ct Bruzzo e abbiamo deciso che avrei fatto parte della nazionale francese. Quella è stata una delle migliori decisioni che ho preso in carriera. Per prima cosa dovevamo qualificarci per l’Europeo di Belgrado. A Belgrado abbiamo chiuso al 9 ° posto e ci siamo qualificati per il campionato del mondo a Budapest. Infine il sogno di partecipare alle Olimpiadi di Rio con la qualificazione ottenuta al torneo di Trieste. Un giornalista mi ha definito “portafortuna” perché da quando sono entrato in squadra abbiamo giocato tutti i grandi tornei e le Olimpiadi. Mi piacerebbe giocare nuovamente un’Olimpiade e alzare al cielo la Coppa Campioni.

Igor Kovacevic

Gaetano Nardone

Sono laureato in relazioni internazionali e trasformazione dei conflitti. Dai racconti delle persone vulnerabili nasce la mia passione per la scrittura. Mi occupo da anni di migrazione ed integrazione e di Balcani dove da volontario mi sono occupato di scrittura e redazione di articoli e reportage sul campo. Lo sport, particolarmente quello di squadra, è stato sempre al centro dei miei interessi e studi, inteso come strumento di aggregazione, integrazione ed inclusione sociale.