Nel programma della 6a giornata del Campionato Nazionale di pallanuoto di A2 maschile spicca il derby partenopeo tra Aktis Acquachiara e Canottieri Napoli. I ragazzi di mister Fasano, ancora imbattuti in casa, si preparano ad affrontare i più quotati cugini, con il solito piglio della squadra sbarazzina. Dopo la sconfitta all’esordio contro la Roma Vis Nova, i biancoazzurri hanno ottenuto due vittorie casalinghe e due pareggi esterni piazzandosi al momento nelle zone nobili della classifica. I giallorossi del Circolo Canottieri, allenati da coach Massa, dopo la cocente sconfitta esterna di due settimane fa contro la RN Florentia, si sono prontamente riscattati battendo in casa, nell’ultimo turno, il Civitavecchia. A presentarci questo stuzzicante derby contro la Canottieri Napoli, il pasionario Daniele De Gregorio, attaccante classe 2002 dell’Aktis Acquachiara, già autore di 8 reti in questa primissima fase di stagione.
Il bilancio di queste prime giornate di campionato è per noi molto positivo. Uscire indenni e portando punti a casa da campi ostici come quelli di Ancona e Latina e vincere in casa contro due buone formazioni come Lazio e Pescara è un indicatore del nostro importante percorso di crescita. Lo ripetiamo come un mantra ormai dall’inizio dell’anno. Siamo un gruppo molto giovane anche se registriamo ancora alcuni passaggi a vuoto durante le partite. Ricordiamoci però che l’anno scorso, con meno esperienza, avevamo perso le stesse gare contro formazioni rimaste più o meno invariate. Per arrivare a fare una buona gara in tutti e quattro i tempi c’è però bisogno ancora di un pizzico di esperienza in più che solo gara dopo gara, può essere acquisita.
Siamo in continua crescita e questo è evidente, non solo nei risultati ottenuti fin qui ma anche nel nostro modo di giocare una pallanuoto propositiva e senza troppi tatticismi. Siamo ben consapevoli che il nostro percorso di crescita passa anche attraverso errori e passaggi a vuoto. A volte, questi momenti accadono nella fase centrale del match oppure sin dalla fase iniziale come è successo nella precedente partita casalinga contro il Pescara. L’aspetto importante è che tutto il gruppo ha reagito positivamente riuscendo a ribaltare il risultato. La nostra grande fortuna è avere un pubblico molto caloroso che ci sostiene sempre e che, specialmente tra le mura amiche, è la nostra marcia in più. Ed è per questo che durante le partite in casa ci teniamo a fare bella figura gettando il cuore oltre l’ostacolo.
Non è mistero che sabato affronteremo una delle formazioni più attrezzate del torneo con giocatori che hanno alle spalle diversi campionati in serie A1. Non dimentichiamo che nella loro rosa possono vantare, oltre a diversi tiratori dal perimetro, anche di un ottimo centro come Stefano Mauro (ex di turno) e di un campione come Biagio Borrelli autentico faro dei nostri avversari. Affrontiamo questo derby con la consapevolezza che la nostra arma migliore sarà mettere in acqua il nuoto che è il nostro vero punto di forza al cospetto di una squadra molto tecnica e forte fisicamente. Noi scenderemo in vasca con il coltello tra i denti e senza nulla da perdere confidando che il derby non è mai una partita semplice da giocare e che può sempre riservare qualche bella sorpresa. Proveremo a fare uno sgambetto alla Canottieri Napoli, che avrà un ruolo da protagonista in questo campionato, strappando qualche punto per continuare a stupire i nostri tifosi.
È evidente che ogni giocatore, in qualsiasi sport, ha uno o più diversi riti scaramantici. Sono dei momenti e dei gesti che conoscono solo i compagni di squadra e che in pochi all’esterno riescono a notare. I miei sono diversi e cominciano già qualche ora prima della partita. Ad esempio, durante la riunione tecnica negli spogliatoi con mister Fasano, mi siedo e mi cambio sempre nello stesso posto. Un’altra piccola curiosità nei miei gesti scaramantici è nel momento dell’urlo in acqua insieme ai compagni. Mentre tutti gridano e saltano in alto, io scendo lentamente sott’acqua. Un gesto che faccio senza un motivo particolare ma che ripeto ormai praticamente da sempre. Gesti apotropaici che si ripetono con estrema regolarità ma poco conosciuti nell’universo sportivo.