Carolina Ioannou

Ekipe Orizzonte, Carolina Ioannou: dalle tenebre alla mia grande vittoria.

Dopo un periodo buio e oscuro torna sempre la luce. Quello è il momento in ci si rinasce, ci si reinventa e si vive un nuovo ciclo. Si torna a guardare la vita con occhi nuovi, ritrovando fiducia, autostima e la grinta per puntare nuovamente in alto. Carolina Ioannou, difensore dell’Ekipe Orizzonte, ci racconta il proprio cammino nella pallanuoto e del suo anno funesto che le poteva distruggere la carriera. Un periodo in cui ha saputo reagire e combattere per arrivare, nel 2019, a ritrovare i brividi della vittoria.

Carolina Ioannou
Carolina Ioannou

Nella pallanuoto non ci sono arrivata, ci sono nata. Mia madre, Bianca Pirone è stato il primo capitano del Setterosa e anche i suoi tre fratelli giocavano a pallanuoto. Non solo uno sport ma, soprattutto, una grandissima passione. Che ci portava nella mitica piscina dello Scansone, a Napoli, per veder giocare il Posillipo o seguire il Setterosa, come nel 2004, per la finale olimpica di Atene. La pallanuoto è un affare di famiglia. Che mi prese in maniera quasi naturale, senza avere nessuna pressione e mia madre la vedevo come un grande esempio da seguire. Non ho iniziato neanche prestissimo, avevo 10 anni, e non sapevo neanche dove quest’avventura potesse portarmi. Sapevo solo una cosa: di essere una persona molto determinata e che avrei dato sempre il massimo.”

Carolina Ioannou
Carolina Ioannou

Gli anni del Posillipo sono stati quelli della mia prima gioventù, dove sono cresciuta, dove ho trascorso i pomeriggi ad allenarmi dopo la scuola. Ma subito con grandi ambizioni. Volevo puntare in alto. Il mio allenatore dell’epoca, Roberto Vestuto, è stato il primo che ha creduto molto in me e mi ha lanciata nel mio primo campionato, in A2. Anno in cui giocai molto, iniziai ad assumermi le prime responsabilità e, in cui, arrivammo a disputare le finali play off. Rimasi nel Posillipo parecchi anni, fino all’estate del 2013. Era stata una brutta stagione, eravamo retrocessi in B. Mi chiamò il Rapallo, all’epoca allenato da Mario Sinatra. Una grande opportunità per fare un salto importante.”

Carolina Ioannou
Carolina Ioannou

A 17 esordì con il Rapallo nel massimo campionato, in A1. Un anno molto travagliato per la squadra dove, dopo i primi tre mesi, ci fu l’avvicendamento in panchina e l’ingresso di Luca Antonucci. Sono rimasta per tre stagioni che sono coincise con le prime affermazioni con le nazionali juniores. Con cui ho vinto l’argento nel 2014 all’Europeo disputato a Ostia, e feci un quarto posto al mondiale in Turchia, ad Istanbul, con la U20 nel 2015. Arrivarono anche i primi collegiali con la nazionale maggiore. Ero molto motivata. Il terzo anno, il 2016, quello dell’Olimpiade di Rio, in cui avevo chiuso con le nazionali giovanili, ebbi la chiamata dell’Orizzonte. E fu l’inizio della mia odissea giudiziaria.”

Carolina Ioannou
Carolina Ioannou

Un’esperienza dura, una tempesta in cui mi sono ritrovata e che non avrei mai immaginato. E senza sapere come affrontarla. Un brutto tunnel giudiziario, sul mio cartellino, conteso fra Rapallo e Posillipo, in cui ho vissuto un anno da incubo. Ma cercando sempre di tenere accesa la speranza e mantenermi viva. L’Orizzonte mi ha accolta e con loro mi allenavo fino al sabato, come se dovessi disputare la partita. Seguivo la squadra quando era in trasferta e cercavo di tenere alto l’umore. Nonostante non abbia giocato non lo sento come un anno perso. Ho continuato la mia preparazione con la forza della fiducia che tutto si potesse risolvere. Questa storia mi ha lasciato tante scorie. Una vicenda che mi ha colpito duro, minando la mia autostima. Certe esperienze dovrebbero rafforzare ma, con tutta sincerità, sono dure da digerire. Per fortuna ho trovato una nuova famiglia.”

Carolina Ioannou
Carolina Ioannou

Quando mi chiamò Tania Di Mario la prima volta, nel 2016, per dirmi che mi voleva nell’Orizzonte sono rimasta di stucco. Mi sentii lusingata. L’idea di potermi trovare al cospetto di due miti come Tania e Martina Miceli mi metteva i brividi. Catania e l’Ekipe Orizzonte mi accolsero, nel 2017, in maniera fantastica. Un gruppo molto professionale ma anche di grande umanità, capace di non farmi mai sentire sola. Tutti si mettono a disposizione anche nelle piccole cose di tutti i giorni. E lo fanno di cuore. Era quello di cui avevo bisogno per superare quell’anno difficilissimo.”

Carolina Ioannou con l'Ekipe Orizzonte
Carolina Ioannou con l’Ekipe Orizzonte

Tania mi sostituì per portare avanti il grande progetto della squadra prendendo, fondamentalmente, il mio posto. Doveva smettere di giocare ma ha deciso di continuare per la squadra. E per dare, anche lei, un segnale di lotta. Insieme a Martina Miceli mi sono state accanto, mi hanno fatto sentire parte del gruppo. Martina è un idolo per me. All’inizio avevo paura di lei, della sua aria sempre severa, del suo essere molto esigente. Non si accontenta mai, vuole sempre il massimo. Ma io ho una sorte di attrazione per ciò che mi fa paura. Devo affrontarla, superarla. E così è stato. Ho iniziato un percorso di crescita incredibile dove, oltre alla preparazione fisica e mentale, ho imparato a studiare le partite. Lei cura tutto in dettaglio e questo mi fa sentire sicura. Ci ha insegnato a preparare gli incontri ma anche a saper reagire se non dovesse andare come pianificato.”

Carolina Ioannou con  Martina Miceli, Tania Di Mario e l'Ekipe Orizzonte
Carolina Ioannou con Martina Miceli, Tania Di Mario e l’Ekipe Orizzonte

Il 2018 è stato l’anno della riscossa. Una stagione partita con un unico obiettivo: vincere. Con il rientro di Rosaria Aiello e l’arrivo di Roberta Bianconi e Sabrina Van Der Sloot la squadra voleva puntare al massimo. Mi sono ritrovata a dover gestire una pressione notevole accanto a tante atlete che fino al giorno prima ammiravo. All’inizio non è stato facile, ho patito questo confronto. Poi è scattato qualcosa. Ho capito che dovevo godermi l’esperienza e, dentro di me, è cambiato tutto. L’epilogo del campionato, la vittoria dello scudetto, con l’ultima partita in cui ho segnato due reti, è stata anche la mia personale vittoria. Non sono una persona che esterna molto i propri sentimenti o quello che desidero. Però ora posso dire di essere davvero felice.”

Ekipe Orizzonte
Ekipe Orizzonte

Della situazione che stiamo vivendo è difficile parlare. Vorremmo tutte ritornare alla vita normale o, comunque, trovare un punto di equilibrio che ci permetta di poter riprendere ad allenarci e giocare. Dopo le vittorie della scorsa stagione, con lo scudetto, il Trofeo Len e la Supercoppa, anche quest’anno con l’Ekipe Orizzonte stavamo disputando un campionato fantastico. Ho imparato nella mia vita che, anche quando le situazioni sembrano disperate, non bisogna mai smettere di combattere e crederci. E sono sicura che, anche questa volta, ritorneremo a rivedere la luce.”

Carolina Ioannou