I giovani talenti rappresentano non solo il futuro ma anche il presente della pallanuoto e dello sport. Ragazzi che presto diventano uomini con un percorso di vita che li ha resi più forti e responsabili. Andrea Condemi è un altro ragazzo che ha bruciato le tappe e, a soli 19 anni, si ritrova a giocare in A1 in uno dei club più blasonati d’Italia, il Circolo Canottieri Ortigia. Un percorso importante maturato, anche, attraverso i tanti tornei disputati con le rappresentative nazionali di categoria. Ma soprattutto capace di portare avanti anche il proprio percorso formativo che lo vede, oggi, uno studente di ingegneria industriale.
“Il mio percorso nella pallanuoto è iniziato presto, a soli 8 anni. Nonostante sia figlio d’arte, non avevo mai provato prima, nè mia madre, la grande campionessa Milena Virzì, mi aveva mai spinto. Certo, l’aver vissuto fin da piccolo l’ambiente delle piscine ha, sicuramente, inciso sul mio destino. Forse c’è qualcosa di ereditario visto che, sia io che mio fratello Ciccio, ci siamo subito trovati a nostro agio nel cloro delle piscine. Percorso iniziato alla Blu Team per poi approdare alla Nuoto Catania, gli anni più intensi di formazione.”
“Fondamentale è stato l’incontro con Zoltan Fakekas, allenatore delle giovanili della Nuoto Catania. Sia da un punto di vista della crescita nel mondo della pallanuoto ma, soprattutto, umano, Zoltan è stata una guida importante. Tre anni incredibili passati insieme, che mi ha portato ad un terzo posto nel campionato nazionale u15 e lanciato anche a livello delle nazionali giovanili, con cui ho disputato due europei, U15 in Croazia nel 2016 e U17 a Malta nel 2017, e il mondiale in Ungheria nel 2018, con la selezione U18.”
“A Szombathelyi, in Ungheria, nel mondiale, ho avuto la fortuna di avere come allenatore una leggenda della pallanuoto italiana, Carlo Silipo. Un’esperienza intensa vissuta con un gruppo straordinario con cui sono stato insieme per due mesi. Ho imparato tantissimo soprattutto dal punto di vista tecnico. E il vivere l’esperienza della nazionale, sentirsi quei colori addosso, cantare l’inno, stare insieme a tanti giovani di tutto il mondo ripaga dei tanti sacrifici che comunque alla mia età bisogna fare. Coniugare l’attività sportiva con lo studio non sempre è facile. Ma devo dire che l’ho sempre fatto con entusiasmo. E oggi sono al primo anno di ingegneria.“
“Il 2016-17 è stata anche la stagione in cui sono passato in prima squadra con la Nuoto Catania. Un nuovo allenatore, Peppe Dato, e un percorso che mi ha aiutato molto a crescere, confrontandomi con giocatori molto più grandi ed esperti. Nella stagione successiva, con la promozione in A1, ho fatto anche il mio esordio nella massima serie, in cui ho giocato qualche partita di campionato e di Coppa Italia. Lo scorso anno, la chiamata del Circolo Canottieri Ortigia che ha segnato l’inizio di una nuova vita.“
“Il trasferimento a Siracusa ha voluto dire, prima di tutto, un cambiamento radicale nella gestione delle mie giornate. Benché non sia lontana da Catania, la mia città, ho dovuto trasferirmi e iniziare un percorso di vita lontano da quelle che erano le abitudini in famiglia. Vivendo con mio fratello e Pippo Ferrero, devo dire che si è creata grande armonia e gestirci da soli non ci pesa affatto. E poi nella meravigliosa piscina di Siracusa abbiamo potuto incontrare molti nostri idoli. Quelli con cui cercavamo di farci le foto da piccoli. Che ora sono i nostri compagni di gioco. Si è creata subito una grande armonia.”
“Stefano Piccardo, il nostro coach, mi ha aiutato tanto sia nella formazione tattica ma, soprattutto, ad integrarmi facilmente con il gruppo. Il clima che si è creato è fantastico e ha permesso alla squadra di raggiungere grandi risultati. Il terzo posto nel campionato e la finale di Euro Cup testimoniano che dietro c’è una grande squadra. Che significa, prima di tutto, un grande gruppo. Anche noi stiamo vivendo questo periodo allenandoci a casa, cercando, per quanto possibile, di mantenere lo stato di forma. Per me rappresenta un grande sogno andare a giocare quella finale di Euro Cup. E sognare un’estate in piscina significherebbe, prima di tutto, che quest’incubo sarà finito. E che potremo tornare a rivivere la nostra grande passione.“
Andrea Condemi