giovedì, Aprile 25, 2024
Calcio

Calcio, Catania: ritorno al Massimino con una vittoria.

Il Catania torna al Massimino e vince. Finisce 2 a 1 contro la Vibonese. Dopo aver racimolato un solo punto nelle ultime quattro gare, gli etnei avevano l’obbligo di farsi trovare pronti all’appuntamento con i tre punti. Contro la squadra del Presidente Caffo, sfruttando un manto erboso all’altezza della situazione, che nonostante la pioggia tiene sotto i colpi dei tacchetti dei protagonisti, l’allenatore rossazzurro è costretto a dover rinunciare a diversi giocatori. Ma recupera, in extremis, alcuni uomini fondamentali, in particolare nel pacchetto difensivo.

Emanuele Pecorino un dei protagonisti della partita
Emanuele Pecorino un dei protagonisti della partita

Alcune scelte sono obbligate. L’assenza di Tonucci costringe Raffaele a rinunciare alla difesa a tre. Sugli esterni bassi tornano Albertini e Zanchi, i centrali sono Claiton e Silvestri. Novità anche a centrocampo, se è vero che non si rinuncia a Dell’Oglio, riecco Pinto sulla corsia sinistra, Maldonado play e Welbeck mezzala. Davanti la coppia ben assortita, con il giovane Pecorino e il veterano Reginaldo. Martinez è confermatissimo tra i pali.

Giovanni Pinto
Giovanni Pinto

Le scelte sembrano funzionare, il pallone scorre veloce nel nuovo manto erboso del Massimino. Buona la circolazione del pallone e interessanti verticalizzazioni. Nella prima frazione di gioco i ritmi sono discretamente alti, gli etnei appaiono vogliosi e determinati, lottando su ogni pallone. I calabri cercano di ostacolare le sortite offensive degli etnei cercando di rubare palla e di ripartire in contropiede. In particolare si fa notare Zanchi sulla corsia di sinistra, che insieme a Pinto, mette in difficoltà la formazione calabra, proponendosi in fase offensiva con interessanti verticalizzazioni spesso giocate di prima intenzione.

Albertini Alessandro
Albertini Alessandro

Maldonado si sistema davanti alla difesa, braccato dai centrocampisti della Vibonese, troppo lontano dagli attaccanti, ma assicurando una discreta azione difensiva. Raramente riesce a dettare i tempi di gioco e ad impostare l’azione. Riesce meglio a Welbeck, uno dei migliori in campo, che oltre a spendersi agonisticamente correndo in lungo e in largo recuperando molti palloni, prova ad innescare gli attaccanti etnei. Ad impreziosire la sua prestazione giunge il suo gol, dopo una conclusione di Pecorino da fuori ribattuta dalla difesa calabra, il pallone termina sui piedi del ganese, che tutto solo batte con uno scavino il portiere calabro. Siamo al 20° minuto e la rete arriva, dopo che i rossazzurri avevano già creato altre interessanti opportunità fallite in maniera precipitosa.

Il gol di Welbeck
Il gol di Welbeck

Nonostante il vantaggio, Silvestri e compagni insistono nella loro azione cercando ancora la via della rete. Funziona bene la coppia d’attacco con il veterano Reginaldo e il giovane Pecorino. Il ragazzo, in buona forma, anticipa spesso i difensori, giocando di sponda difendendo il pallone e facendo salire la squadra. Spesso lo si ritrova anche in posizione più arretrata e partecipa in maniera attiva alla manovra con interessanti dialoghi con i centrocampisti e con il compagno di reparto.

Reginaldo Ferreira da Silva
Reginaldo Ferreira da Silva

Il gol del raddoppio in avvio di ripresa. Su un calcio d’angolo, dove arriva per primo a colpire di testa costringendo il portiere ad una respinta, Pecorino si è avventa sul pallone ribadendo in rete, fa da contrappeso ai due clamorosi errori sotto porta. Peccato, poteva portarsi il pallone a casa dopo una tripletta. Buona anche la prova del brasiliano che, nonostante l’età, corre e pressa regalando giocate da categoria superiore, poco presente sotto porta. Rinviato l’appuntamento con il gol.

Emanuele Pecorino sigla il secondo gol
Emanuele Pecorino sigla il secondo gol

Si conferma Martinez. Il portiere spagnolo quando viene chiamato in causa risponde presente. In particolare in due occasioni, nel primo tempo su Ciotti, nel secondo tempo su Plescia. Nella prima occasione l’esterno calabro, si inserisce sulla sinistra, vince un duello con Zanchi entra in area e si presenta solo davanti all’estremo difensore che prontamente respinge evitando il pari. Ancora più importante il secondo intervento su Plescia, l’attaccante calcia all’altezza del dischetto del rigore, è bravissimo Martinez a respingere e ad avventarsi sul pallone bloccandolo in uscita bassa, evitando che l’attaccante potesse ribadire in rete. Pronto e attento anche nelle uscite alte, ottima la presa.

L'esultanza dei giocatori del Catania
L’esultanza dei giocatori del Catania

Complessivamente un buon Catania per settanta minuti circa, che costruisce buone trame di gioco e interessanti azioni offensive che vengono sprecate malamente dagli avanti. Quando comincia la girandola delle sostituzioni, Raffaele tira fuori in prima battuta Dall’Oglio e Pinto per Biondi e Rosaia, quindi  Pecorino per Emmausso, chiudendo con Izco e Calapai per Reginaldo e Maldonado, gli etnei abbassano il loro baricentro e la Vibonese guadagna campo. Emmausso e Biondi non garantiscono il prezioso lavoro di Pecorino e Reginaldo. I palloni giocati in avanti sono quasi sempre preda dei difensori calabresi.

Albertini Alessandro
Albertini Alessandro

Nel finale soffre e abbassa il ritmo il Catania, con difficoltà stringe i denti per contrastare il ritorno dei calabri che non mollano la presa. Logica conseguenza è la rete di Plescia a due minuti dalla conclusione. In questa occasione, nulla può il portiere rossazzurro. L’attaccante si presenta tutto solo e, nonostante Silvestri cerchi di ostacolarlo, realizza la rete del 2 a 1. Non accade più nulla sino al 90°, il Catania dovrebbe limitarsi a rallentare il gioco e a gestire i quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro Acanfora, ma al 92° ci pensa Raffaele a ravvivare il finale di partita.

L'allenatore del Catania, Giuseppe Raffaele
L’allenatore del Catania, Giuseppe Raffaele

Su un’azione nei pressi della sua panchina, Calapai subisce una dura entrata, il direttore di gara non segnala il fallo e la Vibonese riparte. Ma Raffaele entra in campo, ci mette il piede intercettando il pallone fermando l’azione dei calabri, per questo viene espulso. Un episodio inedito. A fine gara il tecnico si scuserà per l’accaduto, giustificando il suo gesto. Era convinto che l’arbitro avesse decretato la punizione per il Catania. Vittoria importante che rinvigorisce tutto l’ambiente in vista del prossimo impegno tra appena tre giorni, ancora in casa contro la Turris. Si attendono conferme.