giovedì, Aprile 25, 2024
Calcio

Calcio, Catania: 1-1 con il Palermo. Poche emozioni ma grande agonismo.

Dopo sette lunghi anni riecco il derby di Sicilia tra Palermo e Catania, corredato alla vigilia dalla solita tensione e da grande attesa. Al termine dei novanta minuti finisce 1 a 1, una partita avara di grandi emozioni, ma ricca dell’agonismo tipico di queste sfide e della categoria in cui militano le due squadre. Ci saremmo augurati di vivere questo incontro in un’atmosfera completamente diversa. Fa specie vedere lo stadio Renzo Barbera riservato a pochi intimi, come è surreale leggere in avvio della gara la distinta delle formazioni, i rosa sono ridotti all’osso. Oltre ai due difensori centrali squalificati, il covid ha creato, ancora una volta, non pochi problemi alla squadra di Boscaglia. Sei i positivi al tampone a poche ore dall’incontro, appena dodici giocatori in lista. Le scelte per il tecnico gelese sono più che obbligate.

Giovanni Pinto (Calcio Catania)

Situazione diversa in casa Catania, Raffaele deve fare i conti con l’infermeria, ma nulla a che vedere con l’emergenza in casa rosanero. L’undici scelto in avvio dal tecnico etneo presenta diverse novità rispetto alle ultime uscite. Confermato il pacchetto difensivo, con Martinez tra i pali. Tonucci, Claiton e Silvestri a tentare di contenere le sortite avversarie. Le novità arrivano dalla mediana con il ritorno di Dall’Oglio, che insieme a Rosaia e Maldonado forma il tridente in mezzo al campo. Sugli esterni la coppia collaudata Pinto a sinistra e Calapai a destra. Rientra in avanti Reginaldo, dopo il lungo stop, che viene affiancato dal giovane Pecorino al suo esordio dal primo minuto.

Nana Welbeck
Nana Welbeck

Al via il 3 5 2 riproposto da Raffaele soffre la dinamicità del centrocampo rosa, Maldonado fatica a dettare i tempi, Rosaia e Dall’Oglio finiscono nella rete organizzata da Boscaglia. Il Palermo ci mette più cuore e si vede, corre e pressa cercando di impedire le giocate etnee. E ci riesce, obbligando i rossazzurri ad inutili lanci lunghi. Il tecnico rosanero, nonostante le scelte obbligate e numericamente misere, ha preparato bene la gara, sia dal punto di vista tattico che mentale, trasferendo la giusta mentalità ai suoi ragazzi che si sono esaltati nella difficoltà. Sapevano di essere gli unici disponibili e che avrebbero dovuto portare a termine la gara dal primo al novantesimo minuto.

I rosa non si limitano a cercare di non subire danni, anzi, attaccano gli spazi gestendo le energie. L’avvio è tutto di marca palermitana e il gol di Kanoutè è la logica conclusione di un approccio distratto da parte dei ragazzi di Raffaele. E’ il 14° quando su un corner dalla sinistra, in mischia ci mette il piede Saraniti, Martinez respinge alla meno peggio, sulla linea di porta il più lesto è il senegalese che appoggia in rete. Il Palermo legittima il vantaggio. Saraniti, il migliore dei suoi, ci prova da tutte le posizioni, anche dalla distanza ma con poca precisione. Al 23° errore incredibile del centravanti palermitano, in occasione dell’ennesimo svarione della difesa etnea, si presenta tutto solo e grazia il Catania. Il suo tiro scheggia la traversa. Il Catania non reagisce, anzi fatica ad impostare la manovra, apparendo nervoso e soffrendo la dinamicità del Palermo. La prima frazione si chiude con altre due occasioni per i rosa con il solito Saraniti, che calcia alto da fuori e con Valente che spreca con un tiro alla sinistra di Martinez. Per il Catania poche idee, tanta confusione e nessun tiro in porta nei primi 45 minuti.

Mannek Kalifa
Mannek Kalifa

Nell’intervallo Raffaele deve provare a spiegare meglio ai suoi cosa significa giocare il derby, qualcuno sembra che sia rimasto sul pullman. Al rientro in campo, dopo nove minuti, su un cross da sinistra di Calapai è pronto Pecorino a colpire di testa. Il pallone termina di poco fuori alla destra del portiere. E’ la prima conclusione a rete degli etnei. Il tecnico del Catania, lui a dispetto del suo collega può farlo, al 57° prova a cambiare le carte in tavola inserendo Biondi e Izco per Dall’Oglio e Pinto. Arriva forte e chiaro il messaggio, alziamo il baricentro e proviamo ad offendere con più decisione. Il Catania guadagna campo ma non riesce ad impensierire la difesa di casa. Nonostante le difficoltà di organico, la squadra di Boscaglia tiene bene il campo.

Giuseppe Raffaele
Giuseppe Raffaele

Al 69° altre due sostituzioni per i rossazzurri, Raffaele si gioca il tutto per tutto inserendo Emmausso e Piovanello al posto di Claiton e Rosaia. E’ un 4 2 4 . Il Catania insiste nella sua azione. Al minuto 80, in un’azione convulsa in area di rigore, il pallone termina tra i piedi di Pecorino che difende bene fisicamente la sua posizione e la sfera, battendo a rete. E’ il pari. Il gol è contestato dai rosa, per un presunto fallo di mano dello stesso attaccante rossazzurro che non viene rilevato dall’arbitro. Al minuto 84, Raffaele prova a ridare un po’ più di equilibrio alla squadra inserendo Welbeck per Reginaldo. E’ la quinta sostituzione, pochi minuti dopo Tonucci si fa male e resta in campo per onor di firma. Paradossale, è il Catania a finire in difficoltà.Ultima fiammata al 93°.  Azione dalla destra degli etnei, è Piovanello a calibrare un ottimo cross in area per Biondi liberatosi in posizione favorevole. Invece di cercare la giocata semplice, il giovane jolly rossazzurro prova un’acrobazia sprecando una ghiotta occasione. Finisce 1 a 1 .

Emanuele Pecorino autore della rete del Catania
Emanuele Pecorino autore della rete del Catania

Ci si aspettava di più dal Catania, la squadra di Raffaele è scesa in campo nervosa e senza il giusto piglio con cui si devono affrontare queste partite. Raffaele dopo 7 gare deve ancora trovare un assetto definitivo e lavorare sugli schemi. Maldonado, apparso sotto tono, fatica in una posizione troppo arretrata ad impostare il gioco e ad innescare le punte. Pochi i palloni giocabili per gli attaccanti. Nonostante le difficoltà, le due punte lottano e sgomitano, proponendo un buon pressing, collaborando con i colleghi del centrocampo in difficoltà rispetto alla mediana rosanero. Buono l’esordio dal primo minuto di Pecorino che, oltre al gol realizzato, si muove bene, prova a fare salire la squadra e si propone come sponda.

Luis Maldonado
Luis Maldonado

Manca anche la spinta dei due quinti, Pinto e Calapai si limitano nella loro azione offensiva. Difesa meno attenta rispetto ad altre occasioni, distrazioni che sono costate care in occasione del gol e che potevano compromettere definitivamente la gara. Raffaele sfrutta e si salva con le sostituzioni nella ripresa, proponendo un assetto offensivo che consente agli etnei di pervenire al pari. Al termine, la sensazione che i rosa abbiano fatto di necessità virtù. In un momento di grande difficoltà, hanno preparato ed interpretato la gara meglio degli etnei. Boscaglia, tecnico del Palermo, ha trasferito ai suoi 11 ragazzi la giusta carica per affrontare partite così ricche di significato ed esce dal campo con il rammarico di chi pensava di avere conquistato una vittoria che è sfuggita a dieci minuti dalla fine.