Al via domani le semifinali: la detentrice e le tre sfidanti in corsa per l’oro.

E’ iniziato il conto alla rovescia per le semifinali olimpiche di pallanuoto maschile che vedranno impegnate la Serbia, detentrice del titolo, e le sfidanti Spagna, Grecia e Ungheria. Queste ultime saranno le prime a scendere in vasca, domani alle 8:30 ora italiana. Mentre la partita fra Serbia e Spagna avrà il fischio di inizio alle 12:50. Sono due gare già viste nei gironi di qualificazione ai quarti, in cui la Grecia ha avuto la meglio sui magiari per 10-9 mentre gli spagnoli si sono imposti sui serbi per 13-12. Ma in queste semifinali non ci sono delle favorite: già le partite giocate sono state molto combattute ed ora, con l’eliminazione diretta, tutto è possibile.

Grecia – Ungheria

L’Ungheria è la squadra di pallanuoto maschile con più successi nella storia olimpica, con 15 medaglie (9 ori, 3 argenti e 3 bronzi). La Grecia ha giocato una sola semifinale, arrivando quarta ad Atene nel 2004. Ma anche i magiari hanno dovuto aspettare più di un decennio per tornare in semifinale. Dopo tre titoli olimpici consecutivi (2000,2004,2008), l’Ungheria è stata eliminata nei quarti di finale a Londra e a Rio, arrivando quinta in entrambe le occasioni. Le due squadre si sono affrontate due volte ai precedenti Giochi Olimpici. Hanno condiviso i punti nella fase a gironi (9:9) e l’Ungheria ha sconfitto i greci nella partita per il quinto posto (12:10) a Rio. Considerando la tradizione, la storia e la qualità individuale dei giocatori di entrambe le squadre, l’Ungheria è la favorita. Ma i greci hanno meritato un posto in semifinale e non sarà una sorpresa se raggiungeranno la finale. 

TOKYO, JAPAN – JULY 25: Konstantinos Genidounias of Greece during the Tokyo 2020 Olympic Waterpolo Tournament Men match between Team Hungary and Team Greece at Tatsumi Waterpolo Centre on July 25, 2021 in Tokyo, Japan (Photo by Marcel ter Bals/Orange Pictures)

La superstar Denes Varga, il portiere Viktor Nagy, Marton Vamos sono i leader della squadra ungherese. E poi c’è la rivelazione Krisztian Manhercz, “esploso” nei quarti di finale contro la Croazia, segnando sette gol. La Grecia ha anche diverse superstar. Il capitano Ioannis Fountoulis, il miglior realizzatore dei Mondiali 2017. ll centravanti Konstantinos Mourikis, uno dei giocatori più esperti del torneo di Tokyo. Konstantinos Genidounias, incubo per le difese degli avversari, capocannoniere del torneo con 17 reti insieme a Krisztian Manhercz, Alvaro Granados (Spagna) e Luka Bukic (Croazia). Il portiere di 24 anni Emmanouil Zerdevas, Alexandros Papanastasiou e Konstantinos Gkouvetsis rappresentano la nuova generazione greca, che tanto bene sta facendo nel torneo. La Grecia, insieme alla Spagna, sono le uniche 2 formazioni ancora imbattute nel torneo. Forse è l’anno giusto per una medaglia per la Grecia?

Serbia – Spagna

Incontro di grande tradizione, Serbia e Spagna si sono già affrontate nella scorsa edizione delle olimpiadi di Rio, nei quarti di finale, partita in cui i balcanici si imposero per 10-7 aprendo la strada che li porterà al titolo. Anche negli incontri nelle grandi competizioni successivi, al Serbia ha avuto sempre la meglio. Nel 2017 ha sconfitto la Spagna ai Mondiali (11:5) e, nella finale degli Europei del 2018, la Serbia ha vinto dopo i calci di rigore per 12-10. Ma gli iberici si sono rifatti ai Campionati del mondo del 2019 (12:9), ai Campionati europei del 2020 (10:9) e nelle qualificazioni europee per la World League dello stesso anno (11:9). E, come già detto, nella partita del girone olimpionico di qualificazione ai quarti.

Dani López-Pinedo portiere della Spagna

Questa semifinale sarà lo scontro tra una squadra molto esperta e una delle più giovani di Tokyo. La Serbia è arrivata con quasi la stessa squadra che ha vinto l’oro a Rio. Sette giocatori saluteranno la Nazionale dopo le ultime due gare del torneo olimpico (Filipovic, D.Pijetlovic, Prlainovic, G.Pijetlovic, Aleksic, B.Mitrovic, S. Mitrovic). D’altra parte, la Spagna ha ringiovanito la squadra dalla ultima olimpiade. Uno dei leader è Alvaro Granados, 23 anni (che ha debuttato alle Olimpiadi di Rio). Bernat Sanahuja (21), Roger Tahull (24), Alejandro Bustos (24) sono alcuni dei giovani giocatori chiave. La parte più vecchia del roster spagnolo è guidata dal capitano Felipe Perrone, dal portiere Dani Lopez, Francisco Fernandez, Blai Mallarach. La squadra spagnola è cresciuta di anno in anno: ha giocato tre finali negli ultimi tre anni ma ha vinto tre medaglie d’argento (campionati europei nel 2018 e 2020 e mondiali nel 2019). Sarà l’anno giusto anche per loro?